Dal trasporto in biocontenimento alla medicina aerospaziale, le nuove frontiere dell'Aeronautica Militare
Dal trasporto in biocontenimento alla medicina aerospaziale, le nuove frontiere dell'Aeronautica Militare
05 aprile 2023, ore 17:09 , agg. alle 15:04
Nella base militare di Pratica di Mare, a 30 chilometri da Roma, l'Unità di biocontenimento dell'Aeronautica e il reparto di Medicina aeronautica e spaziale accolgono i futuri infettivologi dell'Università La Sapienza
Nuove sfide
E’ dal 2005 che l’ Aeronautica Militare ha sviluppato capacità di evacuazione aeromedica, diventando via via sempre più specializzata, tanto da essere diventata importantissima durante il periodo pandemico quando, grazie all’attività di trasporto in biocontenimento di pazienti affetti da Covid 19, si è potuto intervenire in alcuni ospedali messi a dura prova dalla prima ondata dell’epidemia, come fu, ad esempio, il Papa Giovanni XXIII di Bergamo, da cui furono trasferiti centinaia di pazienti verso altre strutture. La base militare operativa è l’aeroporto di Pratica di Mare, qui sono stati accolti oggi anche venti studenti della Scuola di Specializzazione in Malattie Infettive e Tropicali dell’Università di Roma, La Sapienza. Il trasporto di pazienti infettivi, infatti, se viene effettuato con procedure comuni espone inevitabilmente alla rischio di diffusione del contagio. In tali evenienze, il trasporto diventa fattibile solo se si utilizzano sistemi di isolamento aviotrasportabili e l'impiego di personale altamente qualificato ed addestrato che possa garantire elevati standard di sicurezza. Per i futuri infettivologi dunque l'Unità di biocontenimento di Pratica di Mare può fornire un'opportunità unica di verificare in che modo si possono portare a termine queste operazioni, per poi intervenire in situazioni di emergenza sanitaria dentro e fuori i confini nazionali.
Ricerca nel settore della medicina aeronautica e spaziale
La base militare di Pratica di Mare occupa un'area di 830 ettari e costituisce la seconda base militare per superficie d'Europa, seconda solo a quella tedesca di Ramstein. Oltre a costituire uno dei siti più importanti sul territorio nazionale è anche un polo sanitario d'eccellenza e ospita il Reparto di Medicina Aeronautica e Spaziale dove è operativa una camera ipobarica in cui gli operatori di volo sono sottoposti a test e simulazioni in alta quota periodici. Si tratta di una struttura d'eccellenza e qui si sono formati e specializzati i medici qualificati presso il centro di addestramento per cosmonauti di Star City in Russia.Tra le attività sanitarie svolte c'è la ricerca e la sperimentazione delle capacità umane nella dimensione aerospaziale: vengono studiate l'ipossia e le sue reazioni il disorientamento spaziale ( in un simulatore apposito), la visionenotturna e la resistenza all'accelerazione di gravità.