Dalla corte penale internazionale mandato di arresto per Vladimir Putin, il presidente russo è accusato di crimini di guerra
Dalla corte penale internazionale mandato di arresto per Vladimir Putin, il presidente russo è accusato di crimini di guerra Photo Credit: agenziafotogramma.it
17 marzo 2023, ore 18:14
La vicenda riguarda un suo presunto coinvolgimento nel rapimento e nella deportazione di centinaia di bambini dall' Ucraina
È di questo pomeriggio la decisione ufficiale della Corte Penale Internazionale riguardo l’emissione di un mandato di arresto per il presidente russo Vladimir Putin, che sarebbe accusato di essere coinvolto nel rapimento di bambini dall’Ucraina. Nel mandato di cattura si ipotizza che il presidente russo sia responsabile "del crimine di guerra di deportazione illegale di popolazione e di trasferimento illegale di popolazione dalle aree occupate dell'Ucraina alla Federazione Russa". Solamente una settimana fa era stato emesso un ordine di cattura, con accuse simili, anche per Maria Alekseyevna Lvova-Belova, Commissario per i diritti dei bambini presso l'Ufficio del Presidente della Federazione Russa.
Le reazioni al mandato di arresto per Putin
Non si sono fatte attendere le reazioni internazionali all'ordine di cattura per il presidente russo. Il procuratore generale dell'Ucraina, Andrij Kostin, ha commentato su Twitter: "Sono personalmente grato al procuratore della Cpi Karim Khan per questa storica decisione. Continuiamo la stretta collaborazione nelle indagini sui casi di deportazione forzata di bambini ucraini. Stiamo lavorando su oltre 40 volumi di fascicoli, più di 1000 pagine di prove già condivise con la Corte”. Anche il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, si è espresso sulla vicenda, dicendosi soddisfatto di come "Le ruote della giustizia stiano finalmente girando”. "Plaudo alla decisione della Corte penale internazionale", ha continuato Kuleba, "di emettere mandati di arresto per Vladimir Putin e Maria Lvova-Belova per il trasferimento forzato di bambini ucraini. I criminali internazionali saranno ritenuti responsabili del furto di bambini e di altri crimini internazionali".
La risposta della Russia
La contro risposta della Russia non si è fatta attendere, il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev ha infatti twittato pochi minuti fa come “Non ci sia bisogno di spiegare dove dovrebbe essere usato il mandato d’arresto” allegando una emoji della carta igenica alla frase.
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha definito oltraggiosa e inaccettabile la decisione della Corte Penale internazionale di emettere un mandato d'arresto contro il presidente russo Vladimir Putin. Ha inoltre aggiunto :"Per quanto riguarda la Russia, si tratta di una decisione nulla". Alla domanda se ora Putin avrà problemi a recarsi nei Paesi che riconoscono la Cpi, Peskov ha riposto seccamente: "Non ho nulla da aggiungere a questo riguardo"