Dalla Ue strategia e ricerca per anticipare un'altra pandemia. Gates: "Dobbiamo combatterle come gli incendi"

Dalla Ue strategia e ricerca per anticipare un'altra pandemia. Gates: "Dobbiamo combatterle come gli incendi"

Dalla Ue strategia e ricerca per anticipare un'altra pandemia. Gates: "Dobbiamo combatterle come gli incendi"   Photo Credit: agenziafotogramma.it


23 marzo 2023, ore 13:04

In questi giorni si aspetta solo che l’Oms dichiari la conclusione della fase pandemica da Covid-19. Intanto la comunità internazionale guarda al futuro per limitare quanto più possibile nuove pandemie. Bill Gates ammonisce: stiamo ricadendo negli stessi errori del passato.

Il Covid è solo un vecchio e doloroso ricordo. Un fenomeno che ha lasciato cicatrici sociali, politiche e sanitarie. Ma nonostante questo, è un incubo che ormai abbiamo lasciato alle nostre spalle (almeno come fenomeno di massa) senza tanta voglia di guardarci indietro. Non a caso in questi giorni si aspetta solo che l’Oms dichiari la conclusione della fase pandemica.

“Andrà tutto bene”. In quel tormentone da quarantena non ci crede più nessuno. Ma da quelle cicatrici possiamo ancora ricavarci qualcosa: la possibilità di creare una rete sanitaria mondiale con uno scambio efficiente di informazioni cruciali che posso giovare alle cure o ancor meglio alla prevenzione.

BILL GATES: NON RICADERE NEGLI STESSI ERRORI. FACCIAMOCI TROVARE PRONTI ALLA PROSSIMA PANDEMIA

Proprio su quest’ultima parola si è concentrato ancora una volta Bill Gates, che come ricorderete in tempi non sospetti aveva già immaginato uno scenario pandemico come quello del coronavirus. L’imprenditore americano ha accusato la politica mondiale di essere tornata agli errori del passato con il rischio di farsi ritrovare impreparati dinanzi una nuova ondata di qualsiasi altra pandemia. Gates ha utilizzato la metafora di un incendio domestico, dove sia il singolo inquilino sa come gestire la situazione sia c’è un piano di emergenza prestabilito che con l’aiuto dei vigili del fuoco permette di limitare l’incendio e i danni. Così ipotizza “più pompieri” per intervenire in qualsiasi emergenza affinché non si può lasci che un incendio (virus nel nostro caso) divampi e vada fuori controllo, altrimenti rappresenterà un pericolo non soltanto per una casa, ma per una comunità intera. Lo stesso vale per le malattie infettive, tranne che queste possono espandersi su una scala di gran lunga più grande. Poi il fondatore della società Microsoft si rivolge direttamente alla comunità internazionale: “non ha fatto granché per prepararsi alla prossima pandemia come speravo. Ma non è troppo tardi per impedire che la Storia si ripeta. Ci serve un dipartimento di vigili del fuoco per i focolai delle pandemie – poi si ritiene ottimista - in relazione alla rete denominata Global Health Emergency Corps che l'Oms e i suoi partner stanno creando. Uno dei compiti fondamentali di questa unità sarà passare rapidamente all'azione per fermare la diffusione dell'agente patogeno. Come il Covid-19 ha dimostrato, una pandemia è un problema da migliaia di miliardi di dollari, e attenuare il pericolo non dovrebbe dipendere da volontari. Quel che serve è un corpo formato da professionisti di ogni Paese e regione, e la comunità internazionale deve scoprire come retribuirli per il tempo che trascorrono preparandosi e reagendo alle minacce transnazionali".

LA UE GIOCA D’ANTICIPO: RICERCARE NUOVI VIRUS PER AVERE PRIMA I VACCINI

L’Europa teme un nuovo salto di specie di un qualsiasi agente patogeno che può così trasformarsi in una minaccia per la specie umana. L’idea quindi non è quella di giocare con catenaccio e contropiede bensì quella di andare all’attacco ricercando i virus del futuro. Identificarli, intercettarli per poi creare un vaccino efficace da tener pronto in caso di emergenza, sventando così qualsiasi scenario apocalittico. Nelle ultime settimane il fenomeno sotto osservazione del sistema sanitario è in realtà una nostra vecchia conoscenza: l’influenza aviaria. Il virus sta circolando intensamente tra gli uccelli ma anche tra altre tipologie di mammiferi. Al momento però si esclude la trasmissione da uomo a uomo o comunque l’ipotesi di un salto di specie. Ma anche qui, prendendo in considerazione la remota e pericolosa ipotesi, la Commissione Europea ha già spiegato che esistono già due vaccini autorizzati che andrebbero solo aggiornati per colpire il nuovo ceppo.

Velocità, prevenzione e competenza. Tre indicazioni affinché la pandemia sia davvero solo un triste ricordo.


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