Dallo stretto di Gargamella all’Oscar di Pirandello, i peggiori strafalcioni della Maturità 2024
Dallo stretto di Gargamella all’Oscar di Pirandello, i peggiori strafalcioni della Maturità 2024 Photo Credit: fotogramma.it
03 luglio 2024, ore 20:30
Skuola.net ha raccolto come ogni anno sfondoni e orrori degli studenti durante gli esami orali alla prova di maturità.
GEOGRAFIA? BOCCIATI!
“Come si chiama il braccio di mare che collega il Mar Egeo al Mar di Marmara?” Beh, ma è ovvio: lo stretto di Gargamella! Ovvio sì, se la domanda fosse stata rivolta ai Puffi. Tuttavia non è accaduto nel magico regno degli ometti blu, bensì alla prova orale di maturità di quest’anno dove uno studente ha trasformato lo stretto dei Dardanelli nello stretto che prende il nome dall’acerrimo nemico dei Puffi.
Ma la lo sventurato diplomando è in “ottima” compagnia, come dimostra chiaramente la rassegna di strafalcioni effettuati alla Maturità e raccolti ogni anno, come da tradizione, dal portale Skuola.net. Tutto grazie alle “soffiate” di quanti hanno assistito alle prove.
LA STORIA NON PERDONA
Ecco dunque che Pirandello diventa un premio Oscar per la letteratura, piuttosto che un premio Nobel, oppure “La Siepe” di Leopardi - sempre per rimanere in ambito letterario - che diventa, “il cespuglio”. C’è poi la poesia “X Agosto” (“Dieci Agosto”), la cui pronuncia è stata storpiate nei modi più assurdi: da “Per Agosto” a “Ics Agosto”. Mentre i versi di “Fratelli” di Ungaretti sono stati rubricati come “quella poesia che parla delle foglie in autunno”. Che, tra l’altro, era “Soldati”.
Nessuna materia resta esclusa in questo bestiario della Maturità 2024. Ciononostante, come al solito, una più delle altre resta vittima innocente dei colpi degli studenti tra errori ed orrori: la storia. A partire da una ragazza che ha aperto all’ipotesi che il regime fascista già all’epoca sfruttasse il marketing per promuoversi, rivolgendosi a una grande azienda italica per “brandizzare” le sue giovani leve. Secondo la maturanda, infatti, i balilla in realtà si chiamavano “barilla”. Per proseguire con i campi di “concentrazione” (e non di concentramento) nominati all’orale da un’altra studentessa parlando dell’Olocausto.
Vogliamo poi non soffermarci in chiusura sulle date? Ostiche, implacabili nemiche da sempre dei maturandi. Le bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki? “Uno degli atti conclusivi della guerra del ‘15-’18” ha dichiarato senza esitare uno studente, peccato che furono invece sganciate nel ‘45. Il Muro di Berlino? “Crollato nel 1948”...ma non era l’89?
Strafalcioni che ogni anno ci fanno sorridere e un po’ tremare, riportandoci in aula con quella professoressa che ci graziò, facendoci sudare tutte le camicie possibili quella famosa estate. Alla fine però non vediamo l’ora di leggere quelli del prossimo anno.