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Dazi USA: sessanta Paesi nella lista nera. L'UE tariffe al 20%. Le reazioni globali

Dazi USA: sessanta Paesi nella lista nera. L'UE tariffe al 20%. Le reazioni globali

Dazi USA: sessanta Paesi nella lista nera. L'UE tariffe al 20%. Le reazioni globali Photo Credit: fotogramma


Alcune già in vigore, altre scaglionate tra il 5 e il 9 aprile. Le tariffe doganali sconvolgono le relazioni commerciali mondiali e provocano il crollo dei mercati. Meloni annulla tutti gli impegni per decidere come reagire

Un’altra guerra -anche se solo commerciale- è iniziata nel giorno della liberazione.

L'ANNUNCIO

Così il presidente degli stati uniti Donald Trump ha chiamato il 2 aprile, per l’annuncio dei dazi reciproci applicati ai partner del suo Paese. Apparentemente un’affermazione piena di contraddizioni, ma tant’è. I partner sono diventati nemici e la guerra parte nel giorno della liberazione. Nell’ala Ovest della Casa Bianca, nel giardino delle Rose, il leader americano assesta schiaffi agli ex amici.

LE TARIFFE

Tariffe del 10% a tutti, e misure specifiche per una lista nera di 60 Paesi. Al 20% quelle per l'Ue. E Brussel cerca unità di risposta con qualche fuga in avanti o di lato. La voce della presidente della commissione Ursula von der Leyen è tra le prime a levarsi e parla di "colpo all'economia globale" che avrà "conseguenze terribili su milioni di persone", aggiungendo che l'Unione reagirà ma resta pronta a negoziare. La presidente del Consiglio Meloni definisce "sbagliate" le tariffe e afferma che farà di tutto per trovare un accordo con Trump. Poi, la premier annulla gli impegni previsti oggi in agenda, per poter concentrare la propria attività sulle azioni da intraprendere. Meloni aveva in programma la partecipazione all'Inaugurazione della stazione dei Carabinieri di Limbadi, in provincia di Vibo Valentia.

LE REAZIONI

Il governo britannico reagirà a "mente fredda e calma", ha affermato il primo ministro Keir Starmer, sottolineando che "nulla è escluso" e che Londra prenderà decisioni "guidate solo dal nostro interesse nazionale”, aggiungendo che "La nostra intenzione rimane quella di concludere un accordo, ma nulla è escluso. Forti critiche anche da Cina, con un’aliquota del 34 per cento e Giappone, al 24. Taiwan -a cui è stata attribuita una tariffa al 32 per cento- ha descritto la decisione del presidente americano Donald Trump come ''totalmente irragionevole'', affermando di voler tenere ''negoziati seri'' con Washington. Intanto, crollano i mercati: chiude in forte calo Wall Street. Il dollaro è in caduta libera. Il biglietto vede scende dello 0,5% sull'euro e passa di mano a 1,0910. In flessione dell'1,2% sullo yen a 147,55. Anche la sterlina sale a 1,3061, in aumento dello 0,4 per cento. In profondo rosse le aperture delle borse del vecchio continente



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