12 gennaio 2021, ore 15:41 , agg. alle 16:11
Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha chiesto lo slittamento della Supercoppa perchè ora le società incasserebbero meno del previsto; ma la Lega Serie A ha respinto l'idea, sostenendo che il calendario è sacro
TUTTO SECONDO PROGRAMMA
La Lega Serie A ha detto no, senza nemmeno aprire un dibattito; rispedita al mittente la richiesta di Aurelio De Laurentiis. Il presidente del Napoli nei giorni scorsi aveva informalmente proposto di rinviare a fine stagione la disputa della finale di Supercoppa Italiana contro la Juventus. La partita invece verrà disputata come previsto, la sera di mercoledì 20 gennaio allo stadio “Città del Tricolore” di Reggio Emilia. La conferma è arrivata oggi dall’amministratore delegato della Lega serie A Luigi De Siervo, queste le sue parole: “Il calendario è sacro e anche stavolta verrà rispettato come sempre; la finale di Supercoppa Italiana tra Juventus e Napoli si giocherà regolarmente il 20 gennaio. E’ stato soltanto un fuoco di paglia, da parte del Napoli c’è stata questa provocazione, ma gli accordi già presi sono sacri e verranno rispettati”. Peraltro giocare a fine stagione sarebbe molto problematico, visto che il calendario è già molto intasato e all’inizio dell’estate sono in programma i campionati europei itineranti.
QUESTIONE DI SOLDI
Cosa c’è dietro l’idea di De Laurentiis? Un mero calcolo economico. Nelle passate stagioni la finale di Supercoppa Italiana era stata giocata all’estero e paesi come la Cina o l’Arabia Saudita avevano riempito di soldi la Lega Calcio per poter ospitare l’evento. La pandemia ha ovviamente impedito di replicare un progetto del genere. La partita è stata programmata in Italia, peraltro a porte chiuse. L’unico incasso, peraltro considerevole, è quello garantito dalla riscossione dei diritti tv. Quindi quest’anno nelle casse delle società andranno “soltanto” due milioni e seicentomila euro. Giusto per avere una idea l’anno scorso la Supercoppa fruttò cinque milioni e ottocentomila euro. Gli introiti si sono dimezzati, anche a causa dell’assenza del pubblico sugli spalti. La proposta di Aurelio De Laurentiis mirava a congelare la situazione, visto che in questa fase storica non si può ottenere di più; per poi aspettare qualche mese nella speranza che la campagna vaccinale inizi a dare i suoi frutti e che cada qualche divieto imposto dal Covid. Secondo il presidente del Napoli, rimandando la finale verso l’estate aumenterebbero le possibilità che il pubblico possa essere ammesso sulle tribune e magari si presenterebbe anche una piccola chance di poter andare all’estero.
LA PARTITA DEI VELENI
La disputa di Juventus-Napoli ancora una volta solleva un polverone. A ottobre saltò la sfida di campionato a Torino. I partenopei non partirono per la trasferta a causa di due casi di Covid all’interno del gruppo squadra. Una situazione che, secondo le regole contenute nel protocollo sottoscritto dalle società, non era sufficiente per chiedere il rinvio della partita. E infatti in un primo momento al Napoli vennero inflitti la sconfitta 0-3 a tavolino e un punto di penalizzazione in classifica. Ma la sentenza della giustizia sportiva è stata poi cancellata dal Collegio di Garanzia del CONI, visto che fu la ASL di Napoli a impedire la partenza della squadra. Quindi ora si dovrà trovare una data utile per il recupero della sfida di campionato, mentre alla squadra di Gattuso in classifica è già stato restituito il punto che era stato tolto.