27 aprile 2023, ore 19:09
Hanno votato a favore solo in 195, a fronte dei 201 necessari per fare passare la risoluzione. Una bocciatura pesante che mette a rischio i 3,4 miliardi destinati al decreto lavoro e cui sta lavorando il governo. A pesare le molte assenze nel centrodestra
È la prima volta che accade una cosa simile. Colpo di scena difatti alla Camera. La maggioranza non ha raccolto i voti sufficienti per approvare la relazione del governo sullo scostamento di bilancio previsto nel Def. Hanno votato a favore solo in 195, a fronte dei 201 necessari per fare passare la risoluzione, le astensioni sono state 105 e 19 i voti contrari. Una bocciatura pesante che mette a rischio i 3,4 miliardi destinati al decreto lavoro e cui sta lavorando il governo.
Le assenze
A pesare sono state le molte assenze nelle file della maggioranza. I voti mancanti alla maggioranza sono stati 45: 14 deputati di FdI (su 117 hanno votato in 103); 14 di Forza Italia (su 44 deputati hanno votato in 30) e 15 della Lega (su 65 hanno votato in 50). Infine, su 10 deputati di Noi Moderati hanno votato in 8 su 10 deputati. In missione, quindi assenti giustificati, risultano essere 9 deputati di FdI, 5 di FI e 4 della Lega. Gli altri erano ingiustificati, ma per il voto a maggioranza assoluta anche chi è assente rientra nel "quorum". Morale: una figuraccia senza precedenti, e Giorgia Meloni, in visita a Londra dal premier Sunak, infuriata.
Rampelli
L'esito del voto è stato proclamato dal vicepresidente della Camera Fabio Rampelli ma inizialmente nessuno aveva compreso che la bocciatura di quella risoluzione, per la quale è richiesta una maggioranza qualificata, determinasse l'impossibilità di votare le risoluzioni sul Def. Dopo quasi un minuto di incertezza è partito l'applauso dell'opposizione. Poi, alla fine è stato necessario un nuovo passaggio in Consiglio dei ministri, da cui è uscita una nuova relazione con i saldi modificati e si arriverà quindi a un nuovo passaggio in Parlamento, prima in Commissione e poi in aula, in entrambi i rami parlamentari.
PD
"La maggioranza, con i numeri che ha, si è dimostrata incapace di approvare il primo atto di programmazione economica, avete fallito, noi siamo basiti. I cittadini non si meritano questo spettacolo indecoroso", ha detto in Aula la capogruppo del Pd alla Camera, Chiara Braga, dopo la bocciatura. Il Movimento 5 Stelle chiede che Meloni salga al Colle. «Siete degli incapaci: dite ai percettori di reddito di cittadinanza di andare a lavorare. Ma veniteci voi a lavorare. Il presidente Meloni vada subito al Quirinale a farsi guidare. State creando una instabilità finanziaria che non possiamo permetterci», attacca Francesco Silvestri. Fratelli d’Italia però cerca di minimizzare: «È solo una questione di coordinamento dell’Aula, non c`è alcun significato politico», dice Federico Mollicone, di Fdi, intercettato in Transatlantico a Montecitorio. «Formalmente verrà ripresentato un testo leggermente modificato», spiega Mollicone. Sulla questione è intervenuto anche il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti (Carroccio). «Nessun problema politico, è che i deputati o non sanno o non si rendono conto», ha dichiarato il ministro uscendo dall’aula della Camera.