28 settembre 2018, ore 16:08
I vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini si dicono soddisfatti
Dopo il via al DEF (Documento di economia e finanza) con intesa per un deficit al 2,4% è arrivata puntuale la reazione di Europa e mercati. Il commissario europeo agli Affari economici Moscovici critica il Documento Economico e sostiene che a queste condizioni si toglieranno soldi ai servizi e il debito esploderà. Il commissario francese non esclude poi che contro l’Italia possa attivarsi una procedura d’infrazione. Alla possibilità di una sanzione per il nostro Paese, il vicepremier leghista Salvini risponde convinto “noi tiriamo avanti, i mercati se ne faranno una ragione”. L’altro vicepremier, il leader 5Stelle Di Maio, è più prudente, e rassicura sul fatto che il governo non ha intenzione di avviare uno scontro con l’Unione Europea. L’opposizione però va all’attacco, avvertendo avvertendo che il deficit peserà sulle tasche delle generazioni future. Il destino vuole che proprio oggi il ministro dell’Economia Giovanni Tria festeggi 70 anni: una festa che 24 ore dopo il varo del Def appare amara e complessa.