Delitto Desiree Piovanelli, nuova traccia mai analizzata

Delitto Desiree Piovanelli, nuova traccia mai analizzata

Delitto Desiree Piovanelli, nuova traccia mai analizzata


12 aprile 2019, ore 11:00

La 14enne fu uccisa nel settembre 2002 a Leno (Brescia), c’è una seconda traccia mai associata ad un dna

Potrebbe esserci una svolta nel caso della morte di Desiree Piovanelli, 14enne uccisa nel settembre del 2002 a Leno (Brescia). C'è una seconda traccia mai associata ad un dna. Per il delitto sono stati condannati in via definitiva tre minori ed un maggiorenne, ma la Procura di Brescia ha aperto una nuova inchiesta per omicidio, senza indagati, dopo l'esposto del padre della vittima, convinto che ci sia un mandante ancora in libertà "legato al mondo della pedofilia". La seconda traccia, riporta il Giornale di Brescia, è stata ritrovata su un fazzoletto che era presente all'interno della cascina dove venne uccisa Desiree. Dagli atti era emerso che esiste una prima traccia, mai presa in considerazione, sul gomito e sul fianco del giubbino che indossava la 14enne quando venne uccisa. Entrambe le tracce, stando alle relazioni dei Ris di Parma dell'epoca, appartengono "a soggetti di sesso maschile diversi dagli indagati", che nel frattempo sono diventati imputati e condannati definitivamente.

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