12 aprile 2024, ore 12:30
Il capo dello Stato ha ripreso il passaggio della Costituzione secondo cui la Repubblica deve agevolare "la formazione della famiglia e l'adempimento dei compiti relativi"
Ancora una volta il nostro Paese si misura con i numeri preoccupanti della denatalità. Il tema è stato al centro della conferenza ''Per un'Europa giovane: transizione demografica, ambiente, futuro'', organizzata da Global thinking foundation. Tema che non riguarda solamente l'Italia ma che comunque in qualche modo va affrontato. Misure per la natalità ne sono state proposte nel corso degli anni, ma al momento non sembra vedersi all'orizzonte nemmeno l'inizio di una vera inversione di tendenza. E rispetto al futuro, a intervenire con un messaggio è stato anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Futuro che si misura, secondo il capo dello Stato, "sulla capacità di dare risposte alle giovani generazioni. Occorre che le Istituzioni ne prendano coscienza, per attuare politiche attive che permettano alle giovani coppie di realizzare il loro progetto di vita, superando le difficoltà di carattere materiale e di accesso ai servizi che rendono ardua la strada della genitorialità".
Le parole di Mattarella
Nel suo messaggio inviato alla ministra per Famiglia, la natalità e le pari opportunità, Eugenia Roccella, il presidente della Repubblica ha parlato di sostegno alle giovani coppie come attuazione di un dettato presente nella Costituzione, che, all'articolo 31, richiama la Repubblica ad agevolare ''con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l'adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose''. Secondo Mattarella il tema demografico sfida in particolare i Paesi sviluppati, "influenzando i diversi aspetti della struttura sociale. L'Italia non fa eccezione. Gli eccellenti risultati ottenuti in materia di tutela della condizione degli anziani, le nuove dinamiche fortemente unifamiliari, il calo delle nascite, impongono una riflessione al fine di soddisfare le nuove esigenze emergenti, per garantire la necessaria coesione sociale".
Roccella, "la solitudine è il nuovo problema"
Parlando di denatalità è indubbio che le cause alla base del problema siano diverse e complesse. Una di queste, secondo la ministra per la Famiglia Roccella, è la solitudine, "il nuovo problema che ci troviamo di fronte. Quando si parla di calo delle nascite si pensa immediatamente ad una diminuzione dei bambini e ad un aumento degli anziani", "ma non si pensa mai che il calo delle nascite altera anche la struttura delle parentele, e quindi dell'intera popolazione", ha dichiarato Roccella. Secondo la ministra la tendenza sta "ponendo le condizioni per un'esperienza diffusa di solitudine, tanto che in alcuni paesi, come Gran Bretagna o Giappone, è stato istituito addirittura un ministero dedicato". E ancora: "Nelle società colpite dall'inverno demografico", ha continuato Roccella, "non si diventa soli a una certa età, ma si cresce nell'esperienza della solitudine, dove ad esempio il confronto fra pari è esclusivamente extrafamiliare".