Diamanti extraterrestri scoperti in un meteorite, sono molto più duri di quelli terrestri

Diamanti extraterrestri scoperti in un meteorite, sono molto più duri di quelli terrestri

Diamanti extraterrestri scoperti in un meteorite, sono molto più duri di quelli terrestri


13 settembre 2022, ore 08:00

Eccezionale scoperta di un gruppo di ricercatori, in un meteorite sono stati rinvenuti diamanti extra-duri, si sono generati in una collisione di 4,5 miliardi di anni fa

Diamanti super duri scoperti in un meteorite e generati da una collisione avvenuta 4,5 milioni di anni fa, la rivelazione è di un gruppo di ricercatori e confermata dalla pubblicazione di uno studio guidato dall'australiana Monash University e pubblicato sulla rivista dell'accademia americana delle scienze, Pnas, secondo il quale, la scoperta potrebbe aiutare a sviluppare nuove tecniche di produzione per materiali ultra-duri.


Una rarità

Quella scoperta è una rarità, infatti quelli individuati confermano che in natura esistono minerali chiamati anche diamanti esagonali, che si sviluppano grazie alla particolare disposizione degli atomi di carbonio che li renderebbe ancora più duri di quelli presenti sulla Terra. Secondo gli studi effettuati, la formazione di questi minerali potrebbe risalire a 4,5 miliardi di anni fa e sarebbero il frutto di una collisione avvenuta nel Sistema Solare tra un asteroide e un antico pianeta nano.


La scoperta

Sono stati i ricercatori, guidati da Andrew Tomkins a far luce su questo mistero che durava da molto tempo. Il gruppo di studio si è concentrato sulla formazione di una particolare tipologia di meteoriti, chiamati ureiliti, ovvero un tipo di meteorite roccioso che presenta un'insolitamente alta percentuale di carbonio sotto forma di grafite o nanodiamanti. Utilizzando tecniche avanzate microscopia elettronica per ottenere immagini di sezioni del meteorite, gli autori della ricerca hanno avuto la conferma di quello che andavano cercando, ovvero la presenza dei diamanti esagonali, conosciuti anche come lonsdaleite.


La formazione

Lo studio è riuscito ad confermare come questo particolare minerale presente nel meteorite potrebbe essersi formato a partire da un fluido ad alta temperatura e dalla pressione moderata, condizioni ideali in grado di preservare quasi perfettamente la forma e la struttura esagonale della grafite preesistente. “La natura ci ha quindi fornito un processo che possiamo provare a replicare in campo industriale”, ha dichiarato Tomkins, che ha aggiunto: “Pensiamo che la lonsdaleite potrebbe essere utilizzata per realizzare componenti minuscole ed ultra-dure che potrebbero sostituire quelle realizzate in grafite”.


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