Diana, 24 anni senza l’iconica “Principessa del popolo”. Indimenticabile Lady D

Diana, 24 anni senza l’iconica “Principessa del popolo”. Indimenticabile Lady D

Diana, 24 anni senza l’iconica “Principessa del popolo”. Indimenticabile Lady D


Lady Diana Spencer, principessa d’Inghilterra, muore il 31 agosto 1997 in un incidente stradale nel tunnel parigino dell’Alma. La vita e l'impegno sociale. Lady D e le star del pop, tra note e beneficienza

Il suo ricordo è più vivo che mai, sono passati 24 anni dalla scomparsa della principessa Diana, nel tragico incidente a Parigi dove perse la vita anche il compagno Dodi Al-Fayed, quando la loro Mercedes, guidata dall'autista Henri Paul, si infranse contro il tredicesimo pilastro della galleria dell’Alma. Serie televisive, film (Spencer, in anteprima al Festival di Venezia) e documentari la celebrano nell’anno in cui avrebbe compiuto 60 anni. I social la ricordano con foto video e alcune sue dichiarazioni celebri. L'anniversario della sua morte sarà celebrato in privato, ma in molti si recheranno a lasciarle dei fiori ai piedi della statua inaugurata nel "suo" Kensington Garden il 1 luglio 2021. Quel giorno i figli di Lady D, William ed Harry, sono tornati a incontrarsi tentando un riavvicinamento dopo mesi e mesi di accuse e incomprensioni. Fratelli che restano distanti invece, in questo anniversario, sulla scia della Megxit, che non si troveranno, come ogni anno il 31 agosto a Kensington Palace.

LA BABYSITTER DIVENTA PRINCIPESSA

Malgrado Diana fosse nata in una famiglia aristocratica, con origini reali ( Maria Stuarda e Maria Bolena solo per citare una regina e una dama della corte Tudor) prima di incontrare Carlo d’Inghilterra viveva come una semplice ragazza e si manteneva intervallando il suo lavoro di assistente in un asilo con quello di babysitter, per una famiglia americana che viveva a Londra. Il fidanzamento con Carlo stravolge la sua vita e la trasforma da timida sposa, alle prese con etichetta e obblighi reali, in consorte del principe del Galles impegnata nel sociale fino a diventare la “Principessa del popolo”.

L’IMPEGNO SOCIALE DI LADY D

Dalla metà degli anni 80 Diana diventa madrina di un numero sempre più alto di enti benefici. Come principessa del Galles era tenuta, da obblighi reali, a fare regolari apparizioni pubbliche in ospedali e scuole e a raccogliere fondi per nobili cause. Ma Lady D sfruttò l’importanza della sua figura accendendo riflettori anche su temi tradizionalmente ignorati dal resto della Famigli reale, come l’AIDS e la lebbra. Si ricordano in particolare le campagne in difesa degli animali e contro l’uso delle armi. Nel febbraio 1992, la principessa visitò l'ospizio per i malati e i morenti di Madre Teresa a Calcutta, in India, e si intrattenne con ognuno dei 50 pazienti prossimi alla morte. Qualche tempo dopo, prima a Roma e poi a Londra, Diana incontrò nuovamente Madre Teresa e le due instaurarono un forte legame personale: la piccola suora divenne la guida spirituale della principessa.


UNA REALE TRA STAR DI HOLLYWOOD E DEL POP

Sono le foto, le immagini catturate dalle macchine da presa a raccontare l’impegno di sua Altezza Reale. E allora eccola al Wembley Stadium durante il “Live Aid”, il concerto che portò le cause umanitarie nel rock: seduta accanto a David Bowie e i Queen, raggiante per l’incontro con i Duran Duran, sorridente per la conversazione con Elton John. Memorabile anche l'immagine del suo ballo con John Travolta durante una festa alla Casa Bianca nel 1988. Sulle note de "La febbre del sabato sera", “Zuco” ha detto di ricordarlo come “Un momento da favola”. E ancora gli scatti durante l’incontro con Michael Jackson, con il duca bianco David Bowie, con Luciano Pavarotti. Al funerale dell’amica principessa Elton John cantò Candle In The Wind 1997.








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