Dieci anni fa fu ucciso Osama Bin Laden, ispiratore dell'11 settembre, era ricercato dal 2001
Dieci anni fa fu ucciso Osama Bin Laden, ispiratore dell'11 settembre, era ricercato dal 2001
02 maggio 2021, ore 14:51 , agg. alle 09:37
Le forze speciali degli Stati Uniti lo raggiunsero e uccisero in Pakistan nella notte tra l'1 e il 2 maggio del 2011
Il terrorista più ricercato del mondo
Osama Bin Laden è stato, prima della sua morte, il terrorista più ricercato del mondo. Il capo di Al Qaida è entrato prepotentemente nel mirino degli Stati Uniti dopo gli attacchi dell'11 settembre, che portarono alla morte quasi tremila americani civili innocenti. Lo sceicco fu il principale organizzatore e ispiratore degli attentati alle Torri Gemelle di New York e al Pentagono di Washington. Nell'immaginario collettivo sono entrati i suoi video in cui lanciava anatemi a minacce all'Occidente. Un terrorista, abituato a nascondersi in luoghi ostili, che sembrava imprendile. Fino al maggio del 2011.
L'operazione americana
L'operazione che portò all'identificazione e all'uccisione di Osama Bin Laden è entrata nella storia come una delle missioni più difficili e più pericolose dell'intelligence americana. Nella notte tra l'1 e il 2 maggio del 2011, i Navy Seal fecero irruzione in un edificio di Abbottabad, in Pakistan, e colpirono Bin Laden, anche se l'identificazione certa avvenne solo dopo la morte. L'intelligence, nel 2010, aveva individuato due corrieri del capo di Al Qaida. Uno dei due viveva proprio nell'edificio di Abbottabad, che insospettì la Cia. La casa infatti era circondata da alti muri, non era allacciata alla rete idrica e a quella elettrica e i rifiuti, per non essere raccolti, venivano bruciati. All'interno, l'intelligence individuò un uomo che non usciva mai se non per poco tempo e solo nelle vicinanze della casa e al buio. L'ordine di entrare quella notte venne dato dal presidente degli Stati Uniti, Barack Obama.
Il giorno cruciale
Le condizioni meteo e ambientali furono considerate favorevoli proprio il primo maggio del 2011. Quel giorno, Obama cancellò tutti i suoi impegni tranne la consueta partita di golf. Annullare quella avrebbe destato troppi sospetti, mentre l'operazione doveva restare assolutamente segreta. Il primo ad accorgersi dell'arrivo degli americani fu uno dei corrieri, che uscì dalla casa con un fucile e fu freddato dai Navy Seals. I nove uomini entrarono nell'edificio e si divisero in tre gruppi. Tre abitanti della casa furono uccisi e venne così raggiunta la camera di Osama Bin Laden. I soldati colpirono a morte due delle sue mogli poi lui. Uno dei Navy Seals lanciò alla radio un messaggio in codice, che recitava così: "Per Dio e per il Paese, Geronimo, Geronimo, Geronimo. Geronimo E.K.I.A. (Enemy Killed In Action - Nemico ucciso in azione)". Per la prova del DNA furono prelevati due campioni di midollo e alcuni tamponi. Il corpo di Osama Bin Laden fu portato via in elicottero. La salma fu trasportata sulla portaerei nucleare USS Carl Vinson e, dopo una cerimonia islamica, fu gettata in mare. Non furono diffusi video o fotografie per evitare che la tomba potesse diventare un luogo di culto.