Diodato a RTL 102.5: «’Così Speciale’ è un album che ho scritto da solo ma in cui non mi sento solo, sono circondato da tanta umanità»
24 marzo 2023, ore 18:00
Disponibile da oggi “Così speciale”, il nuovo album di Diodato
Diodato è stato ospite di RTL 102.5. Durante “The Flight” con Matteo Campese e Paola Di Benedetto, il cantante ha presentato “Così speciale” (Carosello Records), il suo nuovo album disponibile da oggi.
“COSÌ SPECIALE”, IL NUOVO ALBUM DI DIODATO
Ospite di RTL 102.5, Diodato ha presentato in diretta in radiovisione “Così speciale”, il suo nuovo album. Disponibile da oggi, venerdì 24 marzo, “Così speciale” rappresenta il ritorno di uno dei cantautori più amati della musica italiana. «Oggi è una giornata speciale, è uscito il mio nuovo album, sto ricevendo grande affetto e sono molto emozionato. Questo disco arriva in un momento in cui sono molto connesso con le canzoni, mi sento rappresentato dai brani che sono al suo interno. A volte passano anni fra quando scrivi una canzone e quando poi esce, invece, in questo disco c’è un contatto vivo con i brani. È un album che ho scritto da solo ma in cui non mi sento solo, sono circondato da tanta umanità e questo mi fa stare bene», racconta Diodato a RTL 102.5.
Scritto, arrangiato e artisticamente diretto da Diodato, l’album è figlio della volontà di essere suonato soltanto da musicisti in carne ed ossa e riesce a passare dall’intimità di un piano e di una voce ad arrangiamenti corposi, potenti, che sublimano i concetti espressi in una catarsi sonora. «Questa è la mia attitudine da sempre, sono sempre stato innamorato di una musica che vibra in un certo modo, nei dischi vado a cercare il rumore degli strumenti, del legno. Quella è una cosa che mi fa emozionare. Quando ho iniziato a fare musica ho pensato che era quella la mia strada, fin dal primo album ho lavorato circondato da musicisti, che hanno la sensibilità di amplificare le cose che porto in studio. In questo album ci sono grandi musicisti, una grande comunità», dice Diodato. «Oggi la tecnologia ti offre la possibilità di fare un disco da solo, io ho scelto un altro percorso ma mi piacciono anche le cose fatte in solitudine. In questo album ci sono anche delle contaminazioni, è molto interessante unire i due mondi. Qui ci sono delle monete lanciate sui rullanti e altri suoni, non posso svelare tutti i segreti ma è bello interagire con i musicisti, ci sono un sacco di anime musicali», continua.
Per vestire la copertina del suo quarto album di inediti Diodato si è affidato nuovamente a Paolo De Francesco, che ha realizzato un artwork liberamente ispirato a “Flowers” dell’artista giapponese Tetsumi Kudo. «La copertina è un lavoro bellissimo fatto da Paolo De Francesco, non c’è il mio nome, volevo che la sua opera fosse tutelata e non sporcata», racconta l’artista.
Con questo album Diodato mette in atto ancora una volta il perfetto connubio tra il suo stile di scrittura introspettivo, solido e intenso, capace di raccontare la verità di ognuno di noi, e la ricerca di un sound dinamico e mai prevedibile, ormai cifra stilistica del cantautore. «Ci sono artisti che poi sono diventati amici come Niccolò Fabi, Daniele Silverti e Manuel Agnelli, mi hanno detto cose molto belle. Ho ricevute telefonate incredibili nella mia vita, come quella di Gianni Morandi», racconta.
IL RITORNO LIVE DI DIODATO, IN PARTENZA DA APRILE IL TOUR IN ITALIA E EUROPA
Da aprile Diodato tornerà live con un nuovo tour che toccherà l’Italia e l’Europa. Il cantautore sarà il 15 aprile a Padova (Club Hall), il 20 aprile a Milano (Alcatraz), il 22 aprile a Torino (Teatro della Concordia), il 27 aprile a Bologna (Estragon), l’11 maggio a Madrid (Clamores), il 18 maggio a Berlino (Maschinenhaus), il 20 maggio a Parigi (Café de la Danse), il 26 maggio a Amsterdam (Club Bitterzoet), il 27 maggio a Praga (Palàc Akropolis) e il 27 luglio a Roma (Cavea Auditorium Parco della Musica). «Tutti i momenti di incontro sono importanti, anche la musica è per me un luogo dove incontrarsi. Quante volte ascoltiamo canzoni che per anni non ci hanno detto nulla e poi improvvisamente ci parlano. Immagino la musica come una mano tesa verso l’altro. E ora succede con instore e tour», conclude.