Disagio giovanile, i ragazzi a fianco delle divise con il progetto “On the Road”

Disagio giovanile, i ragazzi a fianco delle divise con il progetto “On the Road”
07 aprile 2025, ore 12:00 , agg. alle 13:12
Una proposta educativa sempre più apprezzata che porta i giovani over 16 al lavoro con le Forze dell’Ordine
I casi di cronaca continuano a raccontarci storie di ragazzi e ragazze protagonisti di eventi tragici, dagli omicidi tra adolescenti a brutti episodi di criminalità. E spesso sono le strade delle periferie a diventare teatro di queste vicende, una condizione di cui si è consapevoli da tempo. Proprio per questo, in un periodo in cui sembrano aumentare violenza, disagio e smarrimento tra i più giovani, vale la pena puntare i riflettori su un progetto che ribalta queste condizioni: “On the Road”, un programma educativo volto ad affiancare ragazzi over 16 a membri delle forze dell’Ordine in servizio, con lo scopo di far prendere loro coscienza dei rischi di alcuni comportamenti e per avvicinarli al mondo delle divise.
Il progetto
Ripartire dalle strade per educare i ragazzi e le ragazze con il progetto “On the Road”. Non un semplice corso, ma una vera e propria immersione nel mondo e nella routine delle Forze dell’Ordine: un esercizio di concretezza che sta convincendo sempre più realtà (comuni, provincie, regioni) ad aderire al progetto. Sono sempre di più le candidature spontanee, infatti, che arrivano al form disponibile sul sito www.ragazziontheroad.it.
Questo programma educativo è nato 18 anni fa a Nembro (in provincia di Bergamo) e oggi è attivo in cinque regioni italiane. Oltre alla Lombardia, si sono aggiunte nel tempo Puglia, Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna. Molte candidature arrivano anche dall’estero, non solo da studenti delle scuole superiori e universitari, ma anche da genitori, insegnanti e istituzioni varie. In 18 anni, On the Road ha formato più di 1.400 giovani in 140 Comuni italiani.
La formazione
Grazie a questa esperienza i giovani vengono debitamente formati, assicurati e seguiti da un’équipe educativa composta anche da psicologi, entrando nelle centrali operative, affiancando le pattuglie, e osservando con i loro occhi, in tempo reale, interventi veri e propri. In alcuni casi osservano da vicino incidenti stradali o emergenze, confrontandosi con la realtà in modo autentico e rispettoso, sempre sotto l’attenta guida di professionisti che danno contesto e spiegano gli eventi.
Molti dei ragazzi e delle ragazze, dopo l’esperienza, scelgono di proseguire impegnandosi come volontari. Altri, addirittura, scoprono la propria vocazione arrivando a indossare davvero la divisa, avviando una carriera nelle Forze dell’Ordine: Polizia Locale, Polizia di Stato, Carabinieri, Finanzieri, Soccorso Sanitario, Protezione Civile. Molti ex-partecipanti restano come “tutor” peer-to-peer, accompagnando i nuovi arrivati nel percorso.
Alessandro Invernici, giornalista, fondatore e vicepresidente dell’associazione: “Abbiamo trasformato un’urgenza educativa in un metodo. Non raccontiamo la realtà: la facciamo vivere. I ragazzi escono da qui cambiati. Più consapevoli, più forti. E diventano, grazie all’esperienza nei panni di chi inizialmente temono, loro stessi testimoni per i coetanei. Le istituzioni ci stanno riconoscendo, perché On the Road funziona. E parla la lingua concreta della strada, dell’emergenza, della vita”.