31 dicembre 2020, ore 21:33
Il Presidente della Repubblica rivolgendosi agli italiani ha detto che il 2021 sarà l'anno della fine della pandemia
La pandemia ha avuto pesanti conseguenze sociali
"La pandemia ha acuito fragilità del passato. Ha aggravato vecchie diseguaglianze e ne ha generate di nuove. Tutto ciò ha prodotto pesanti conseguenze sociali ed economiche.Abbiamo perso posti di lavoro. Donne e giovani sono stati particolarmente penalizzati. Lo sono le persone con disabilità. Tante imprese temono per il loro futuro. Una larga fascia di lavoratori autonomi e di precari ha visto azzerare o bruscamente calare il proprio reddito. Nella comune difficoltà alcuni settori hanno sofferto più di altri". Cosi' il Preside della Repubblica, Sergio Mattarella, questa sera nella prima parte del discorso di fine anno, diffuso a reti unificate e trasmesso anche da Rtl 102.5.
Il senso di smarrimento va affrontanto e vinto
"La pandemia ha seminato un senso di smarrimento: pone in discussione prospettive di vita. Basti pensare alla previsione di un calo ulteriore delle nascite, spia dell'incertezza che il virus ha insinuato nella nostra comunità. E' questa la realtà, che bisogna riconoscere e affrontare". Questo uno dei passaggi centrali del discorso del nostro Capo dello Stato.
Vaccino gratis per tutti, io lo farò
"La scienza ci offre l'arma piùforte, prevalendo su ignoranza e pregiudizi. Ora a tutti e ovunque, senza distinzioni, dovrà essere consentito di vaccinarsi gratuitamente: perché è giusto e perché necessario per la sicurezza comune. Vaccinarsi è una scelta di responsabilità, un dovere. Tanto più per chi opera a contatto con i malati e le persone più fragili. Di fronte a una malattia così fortemente contagiosa, che provoca tante morti, è necessario tutelare la propria salute ed è doveroso proteggere quella degli altri, familiari, amici, colleghi. Io mi vaccinerò appena possibile, dopo le categorie che, essendo a rischio maggiore, debbono avere la precedenza" queste le parole di Sergio Mattarella.
Ora gli italiani devono reagire, serve unità morale
"La società ha dovuto rallentare ma non si è fermata. Non siamo in balia degli eventi. Ora dobbiamo preparare il futuro. Non viviamo in una parentesi della storia. Questo è tempo di costruttori, i prossimi mesi rappresentano un passaggio decisivo per uscire dall'emergenza e per porre le basi di una stagione nuova" ha dichiarato Mattarella, infondendo fiducia agli italiani. "La sfida che è dinanzi a quanti rivestono ruoli dirigenziali nei vari ambiti, e davanti a tutti noi, richiama l'unità morale e civile degli italiani. Non si tratta di annullare le diversità di idee, di ruoli, di interessi ma di realizzare quella convergenza di fondo che ha permesso al nostro Paese di superare momenti storici di grande, talvolta drammatica, difficoltà, ha aggiunto Sergio Mattarella.
Uno sguardo al futuro, il Paese va ricostruito, verso un anno di lavoro intenso
"Quello che inizia sarà il mio ultimo anno come Presidente della Repubblica. Coinciderà con il primo anno da dedicare alla ripresa della vita economica e sociale del nostro Paese. La ripartenza sarà al centro di quest'ultimo tratto del mio mandato. Sarà un anno di lavoro intenso. Abbiamo le risorse per farcela" con questa sottolineatura il presidente Sergio Mattarella ha chiuso il tradizionale messaggio di fine anno.
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