Disfatta azzurra agli Europei, il ministro dello sport Abodi: “Sbagliato cercare responsabilità altrui, serve autocritica, i giocatori in campo lo sanno bene”

Disfatta azzurra agli Europei, il ministro dello sport Abodi: “Sbagliato cercare responsabilità altrui, serve autocritica, i giocatori in campo lo sanno bene”

Disfatta azzurra agli Europei, il ministro dello sport Abodi: “Sbagliato cercare responsabilità altrui, serve autocritica, i giocatori in campo lo sanno bene”   Photo Credit: Agenzia Fotogramma


02 luglio 2024, ore 09:13 , agg. alle 09:39

Il ministro sull’eliminazione da Euro2024: “È stata una resa incondizionata, non solo sportiva ma anche morale”

Il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, è intervenuto nel corso di "Non Stop News" su RTL 102.5, con Enrico Galletti, Giusi Legrenzi e Massimo Lo Nigro, per un commento sulla recente eliminazione dell'Italia agli Europei di calcio.

«Ero a Berlino e quindi ho vissuto in presa diretta l’amarezza di una disfatta, di una resa incondizionata che non è stata solo sportiva ma anche morale. Non c’è stata reazione, non c’è stato un lampo, uno sguardo di quelli che nello sport si vedono soprattutto nei momenti difficili. Bisogna tirar fuori la forza morale che la maglia azzurra deve ispirare e che chi la indossa deve poter rappresentare. La partita ormai è chiusa, siamo tornati a casa, ma la cosa che mi ha sorpreso è la ricerca di responsabilità altrui. Penso che di fronte alla sconfitta il primo fattore che deve emergere sia l’autocritica e da qui ripartire. È troppo facile guardare le responsabilità degli altri. Ancora una volta lo sport insegna ad assumersi le responsabilità direttamente e non a trasferirle. I giocatori che vanno in campo lo sanno perfettamente, non posso immaginare che non abbiano avuto la capacità di riavvolgere il nastro, rivedere la partita e capire dove si è sbagliato. Tra l’altro non si tratta di errori singoli e tattici, la nazionale sembrava assente moralmente. Questo deve smuovere riflessioni, così che possa esserci un punto e accapo».


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