05 dicembre 2024, ore 16:00
Maggioranza soddisfatta ma forti critiche da parte delle opposizioni, che parlano di un decreto "senza visione", mentre l’esecutivo è "in attesa messianica" delle entrate dal concordato fiscale, e nel frattempo "le tasse sul ceto medio sono aumentate"
Le opposizioni
Forti critiche dalle opposizioni che parlano di un decreto "senza visione", mentre il governo è "in attesa messianica" delle entrate dal concordato fiscale. Nel frattempo "le tasse sul ceto medio sono aumentate". Nel decreto fiscale, trasformato di fatto in un 'omnibus' ha trovato spazio l'aumento dei fondi del 2x1000 dell'Irpef destinati al finanziamento dei partiti politici, passati per il 2024 da 25 a 29,6 milioni di euro. Niente da fare per il taglio del canone Rai da 90 a 70 euro, fortemente richiesto dalla Lega ma osteggiato da Forza Italia. Misura su cui il governo è stato battuto in Commissione al Senato. Sono confluiti nel decreto la riapertura al 12 dicembre dei termini per aderire al concordato fiscale e l'ampliamento della platea dei beneficiari del bonus di Natale di 100 euro (con l'esclusione del requisito del coniuge a carico). Entrambe le misure erano contenute in un provvedimento ad hoc 'trasferito' nel dl.
Il rinvio
Via libera al rinvio a gennaio 2025 del versamento del secondo accordo Irpef (che si pagherebbe a novembre 2024), con possibilità di rateizzare in cinque rate, da gennaio a maggio. La misura riguarda i contribuenti titolari di partita Iva, che nell'anno precedente hanno dichiarato ricavi o compensi non superiori a 170.000 euro. Ok al riequilibrio regionale del payback farmaceutico, misura che introduce criteri diversi per la redistribuzione delle risorse del payback. Con la nuova misura si tiene conto anche dell'entità dello sforamento delle regioni e non solo il criterio 'pro capite' che fino ad ora ha avvantaggiato la Lombardia.
Le novità
Tra le novità, anche l'aumento di 4,7 miliardi di euro della dotazione per il credito di imposta sugli investimenti di Transizione 4.0 e la possibilità di usare i fondi Covid del 2020 e 2021 ancora presenti sui bilanci dei servizi sanitari regionali per il recupero delle liste d'attesa. Confermati gli interventi previsti nel testo originale del decreto, tra cui il rifinanziamento di Rfi, Anas e servizio civile, l'aumento delle risorse per soddisfare le richieste dell'Ape sociale del 2024, per i grandi eventi tra cui il Giubileo, per gli straordinari delle Forze di Polizia e dei Vigili del fuoco.