Domani inizierà il Ramadan, per la prima volta in 1.400 anni il digiuno musulmano sarà in quarantena

Domani inizierà il Ramadan, per la prima volta in 1.400 anni il digiuno musulmano sarà in quarantena

Domani inizierà il Ramadan, per la prima volta in 1.400 anni il digiuno musulmano sarà in quarantena


I riti del ramadan, che interessano quasi due miliardi di persone, dovranno essere ridefiniti a causa del coronavirus

Il Ramadan

Il Ramadan è il mese in cui, secondo la tradizione islamica, si pratica il digiuno in memoria della prima rivelazione del Corano a Maometto. Viene festeggiato nel nono mese dell’anno, in base all’osservazione della luna crescente. Quest’anno il Ramadan avrà inizio domani, terminerà il 23 maggio e coinvolgerà 1,8 miliardi di fedeli. In questo periodo i musulmani smetteranno di mangiare e bere dall’alba al tramonto e si dedicheranno alla preghiera, seppur in una modalità diversa a causa dell’emergenza coronavirus: sarà la prima volta in circa 1400 anni che il rito dovrà essere ridefinito e adattarsi alle mura domestiche. Il Ramadan viene festeggiato da tutti i fedeli, ma i malati, le donne anziane, in gravidanza o in allattamento sono esonerati dal dover effettuare il digiuno. Nel corso della giornata, quindi nel lasso di tempo che va da alba a tramonto, i fedeli non possono comportarsi male, arrabbiarsi, toccare una donna o un uomo, fumare o innervosirsi e devono dedicare la loro intera giornata alla preghiera.

Come cambierà il Ramadan?

In un'intervista, il Presidente dell’Unione delle comunità islamiche d’Italia, Yassine Lafram, ha spiegato che i cambiamenti principali si avranno per le preghiere e le letture del Corano, che non potranno essere condivise con gli altri fedeli dovendo rimanere all’interno delle proprie abitazioni. Infatti, durante il Ramadan, ogni sera, ci si ritrova per pregare dopo il tramonto: “Sono momenti di grande condivisione spirituale” ha spiegato Yassine Lafram, che ha anche specificato come la tecnologia non sia di aiuto in questo caso. Ascoltare una preghiera in streaming, infatti, equivale ad ascoltare una semplice predica, mentre una preghiera collettiva è tale se si condivide lo stesso spazio fisico con gli altri fedeli.

L’OMS ribadisce l’importanza del distanziamento sociale

L’Organizzazione Mondiale della Sanità si è espressa riguardo al digiuno rassicurando i fedeli che non si rischiano ulteriori problemi di salute, nonostante l’emergenza coronavirus in tutto il mondo. Inoltre, ha deciso di rilasciare una serie di linee guida per i fedeli musulmani al fine di indirizzarli nel corso del Ramadan. L’OMS ha ribadito l’importanza di evitare assembramenti e di preferire l’impiego di strumenti tecnologici. Ha poi consigliato di mantenere una costante comunicazione con i leader religiosi, in modo tale da evitare comportamenti inappropriati. Inoltre, il Ramadan è un momento di forte solidarietà per offrire ai più svantaggiati principalmente alimenti e bevande. In questo caso si è suggerito di organizzarsi in modo tale da evitare assembramenti e far sì che ci sia un unico centro ad occuparsi della distribuzione ai meno fortunati, in grado di garantire la distanza di sicurezza.


Muslim Pro: l’app per seguire il Ramadan

Sono state create numerose app per poter seguire al meglio il Ramadan. La più famosa è Muslim Pro, che invia notifiche e avvisi quando è il momento di pregare, digiunare o mangiare dopo il tramonto. In questa app, inoltre, è possibile trovare una versione digitale del Corano tradotto in 40 lingue differenti. Un’altra funzione particolarmente apprezzata è sicuramente la bussola digitale che permette ai fedeli di individuare la giusta direzione per pregare verso La Mecca


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