Domani l'eclissi totale di Sole, è l'evento astrologico dell'anno Photo Credit: Fotogramma
07 aprile 2024, ore 14:20
Sono milioni le persone in viaggio per trascorrere la giornata di domani nella lunga e sottile striscia che attraversa il continente nord americano, dove - per dirla in parole povere - ci sarà la vista migliore. Si stima che il fenomeno porterà un boom economico di 6 miliardi di dollari. Poter vedere una nuova eclissi solare totale dovremo aspettare il 3 settembre 2081
Sono milioni le persone in viaggio per trascorrere la giornata di domani nella lunga e sottile striscia che attraversa il continente nord americano, dove - per dirla in parole povere - ci sarà la vista migliore. Perché è proprio da lì che sarà possibile ammirare l'eclissi totale dell'8 aprile, già ribattezzata dagli esperti l'evento astrologico dell'anno. Si stima che il fenomeno porterà un boom economico di 6 miliardi di dollari. Basti pensare che per poter vedere una nuova eclissi solare totale dovremo aspettare il 3 settembre 2081, quando sarà visibile al suo massimo splendore nell'Italia nord-orientale.
Cos'è una eclissi totale di sole
L’eclissi solare si verifica quando Sole, Luna e Terra sono perfettamente allineati tra piano equatoriale celeste e piano dell’eclittica. Per la meccanica celeste questo accade sporadicamente solo quando l’orbita della Luna, che è inclinata di circa cinque gradi rispetto all'eclittica, interseca quest'ultima in un punto detto "nodo". In novilunio, se la Luna si trova tra il Sole e la Terra nell'ipotetica intersezione dei due piani, detta “asse nodale" o “linea di nodi", allora proietta la sua ombra su una porzione della superficie terrestre, dalla quale si assiste a un'eclissi solare. Il diametro e la distanza della Luna dalla Terra fanno in modo che il nostro satellite si sovrapponga al disco solare, coprendolo totalmente o parzialmente, a seconda delle distanze che ci sono tra i tre corpi celesti.
Quando, dove e come vederla
Il fenomeno non sarà visibile dall'Italia, ma soltanto dal Nord e Centro America, dal Messico al Canada. Lo spettacolo inizierà quando da noi saranno le ore 17:42 e si concluderà alle 22:52. La massima durata della fase di totalità sfiorerà i 4 minuti e mezzo. Sarà un'occasione d'oro per appassionati e ricercatori, come quelli dell'Istituto Nazionale di Astrofisica che si preparano a volare oltreoceano per "paparazzare" il Sole e le sfuggenti "ombre volanti" prodotte dall'atmosfera terrestre durante l'eclissi, ma non solo: proveranno anche a fare un "ritratto di famiglia" del Sistema solare e a immortalare gli asteroidi vulcanoidi, finora previsti in linea teorica ma mai osservati.
Il team italiano
Anche il team dell'Inaf di Roma guidato da Ernesto Palomba studierà la corona solare, ma lo farà dal Texas, uno dei posti migliori per osservare l'eclissi perché attraversato dalla linea centrale dell'ombra lunare. I ricercatori cercheranno anche la possibile presenza di vulcanoidi, ipotetici oggetti che secondo alcune teorie sulla formazione del Sistema solare potrebbero muoversi attorno al Sole, all'interno dell'orbita di Mercurio. Andrà in Texas a caccia di vulcanoidi anche Albino Carbognani, ricercatore dell'Inaf di Bologna: tra le altre cose proverà a verificare quante stelle si possono riprendere in cielo durante l'eclissi e cercherà di documentare l'elusivo e imprevedibile fenomeno delle 'ombre volanti', bande parallele chiare e scure prodotte poco prima dell'inizio della totalità da parte dell'atmosfera terrestre. Durante l'eclissi tenterà anche un ritratto di famiglia di tutti i pianeti del Sistema solare insieme alla cometa 12P/Pons-Brooks. Sempre per l'Inaf di Bologna volerà in America anche Maura Sandri, che fotograferà l'eclissi da Niagara on the Lake. Infine Clementina Sasso dell'Inaf di Napoli seguirà l'eclissi da un meeting scientifico a San Antonio, Texas, dove guiderà la campagna 'Eruption Watch' alla ricerca di eruzioni solari con tutti i telescopi a bordo del satellite Solar Orbiter.Per poter vedere una nuova eclissi solare totale dobbiamo aspettare il 3 settembre 2081: sarà visibile al suo massimo splendore nell'Italia nord-orientale.