Domenica di fuoco a Odessa. L’orrore di Bucha, vicino Kiev
03 aprile 2022, ore 12:10
La guerra in Ucraina è al 39esimo giorno: secondo quando comunicato dagli ucraini l’intera regione di Kiev non è più in mano dei russi. Diplomazia, i negoziati riprendono la prossima settimana. Il Papa torna a pregare per l’Ucraina
"Stamattina missili di precisione hanno distrutto una raffineria di petrolio e 3 impianti di stoccaggio di carburante nelle vicinanze di Odessa che fornivano carburante alle forze ucraine vicino a Mykolaiv" dice il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov. Ma l'aviazione russa rivendica anche di aver colpito nella notte "51 obiettivi militari ucraini comprese 2 batterie di artiglieria e due lanciarazzi multipli". Intanto, il ministro gli Esteri greco Nikos Dendias starebbe andando a Odessa dove si trova la più grande comunità greca dell'Ucraina. Undici sindaci di varie regioni ucraine sarebbero prigionieri dall'esercito russo dichiara la vice premier, Iryna Vereshchuk, citata da Ukrinform. Per il presidente ucraino Zelensky, la Russia vuole il Sud e il Donbass. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov conferma: uno degli obiettivi principali di Mosca è "salvare le repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk". Il governo ucraino rivendica la liberazione della regione di Kiev. I negoziati tra le parti ricominceranno domani.
HUMAN RIGHTS WATCH, PROVE DI CRIMINI GUERRA A BUCHA
C’è l’orrore dietro la ritirata delle truppe di Putin. Nel sobborgo di Bucha il sindaco ha denunciato quasi 300 cadaveri in una fossa comune. Per Human Rights Watch ci sono "prove di crimini di guerra commessi a Bucha", la cittadina a nordovest di Kiev a lungo occupata dalle forze armate russe. In dettaglio il gruppo per i diritti umani ha affermato di aver intervistato una donna che ha visto le truppe russe radunare cinque uomini e sparare a uno di loro alla nuca, uccidendolo. "Abbiamo documentato un evidente caso di esecuzione sommaria da parte delle forze armate della Federazione Russa a Bucha il 4 marzo scorso", ha affermato una portavoce di Human Rights Watch.
KULEBA, MASSACRO BUCHA ATTO DELIBERATO, SUBITO NUOVE SANZIONI G7
Il massacro di Bucha è un atto deliberato, i russi vogliono eliminare più ucraini che possono, scrive il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, sollecitando nuove sanzioni devastanti subito" da parte del G7. "Dobbiamo fermarli e buttarli fuori", ha scritto in un tweet in cui chiede un embargo sul petrolio, il gas e il carbone, la chiusura di tutti i porti a navi e beni russi, la disconnessione di tutte le banche russe dal circuito Swift". Il Presidente del Consiglio dell'Unione europea, Charles Michel, anticipa l'arrivo di altre sanzioni contro la Russia e aiuti per l'Ucraina e rende noto che l'Unione europea assisterà l'Ucraina e le Organizzazioni non governative a raccogliere le prove necessarie per aprire procedimenti nei tribunali internazionali. Michel si dice scioccato per le inquietanti immagini delle atrocità commesse dalle forze russe nelle regioni intorno a Kiev liberate, come Bucha.
COMANDANTE AZOV, A MARIUPOL RUSSI GUADAGNANO TERRENO
La situazione a Mariupol è critica. Combattimenti sono in corso nell'intera città. Lo ha detto, intervistato dall'emittente Suspilne, Maxim Zhorin, co-comandante delle truppe Azov. "Il nemico sta guadagnando terreno, occupando nuove strade e case. Enormi le perdite ma contemporaneamente anche la nostra cattura di soldati russi e uccisione dei nemici. Abbiamo bisogno di prigionieri, per garantirci un fondo di scambio e avere una posizione più forte nei negoziati". Parte della città di Mariupol è controllata da Azov e dalla Marina militare ucraina. In particolare il distretto Azovstal ed il porto.
PAPA, QUESTA E' UNA GUERRA SACRILEGA
Da Malta Papa Francesco torna a pregare per l'Ucraina. "Preghiamo ora per la pace, pensando alla tragedia umanitaria della martoriata Ucraina, ancora sotto i bombardamenti di questa guerra sacrilega" ha detto il Pontefice all'Angelus al termine della Messa.