Donald Trump contro i diritti transgender durante l’incontro con Moms for Liberty: no ad assistenza sanitaria!
Donald Trump contro i diritti transgender durante l’incontro con Moms for Liberty: no ad assistenza sanitaria! Photo Credit: agenzia fotogramma
31 agosto 2024, ore 11:01
Dietrofront anche sul tema pro aborto proposto nel referendum in Florida. Il Tycoon dopo il sì ha corretto: voterò no!
Nel moto continuo di una campagna elettorale in bilico e piena di colpi di scena, non stupisce che i candidati di partiti opposti modifichino e persino stravolgano le loro posizioni per conquistare margini di consenso popolare. E poco importa se accontentando qualcuno, si scontentino altri, è il prodotto di un mero calcolo opportunistico il cui obiettivo è intercettare l’approvazione di una fascia elettorale magari sbilanciata verso l’avversario. È quello che sta accadendo negli Stati Uniti, e che probabilmente accadrebbe ovunque in condizioni simili. Una distanza sempre più sottile in termini di gradimento che mette i candidati nella condizione di dover tirar fuori dal cappello il coniglio vincente.
I VOLTAFACCIA
Senza scordare che Donald Trump, il candidato repubblicano, parte da una storia di convinto democratico, (uno, insomma, che se ne intende di stravolgimenti ideologici); non si può non rilevare che anche nella parte democratica gli spostamenti di posizioni ideologici su temi cruciali in un’area forse un filo più ristretta, sono comunque davanti gli occhi di tutti. Nella sua prima intervista sulla Cnn Kamala Harris da candidata del partito democratico, ha dimostrato convintamente di aver abbandonato l’ala più estrema del partito per posizionarsi in un’area più centrale e moderata su temi migratori e sulla giustizia: pugno duro con immigrati illegali e delinquenti di tutte le entità.
LE CAPRIOLE
Ma le capriole del tycoon fanno sempre tanto rumore. A partire dal suo rapido dietrofront che ha annunciato su Fox News (canale amico) secondo il quale voterà contro il referendum in Florida per codificare nella Costituzione locale i diritti d’aborto, cancellando l’attuale divieto statale di interruzione della gravidanza oltre le sei settimane. Solo il giorno prima aveva detto alla NBC che a suo avviso sei settimane erano troppo poche per una scelta così complessa quale quella di abortire, lasciando intendere che avrebbe votato a favore dell’iniziativa referendaria. Quando gli è stato sottolineato il contrasto tra le sue posizioni recenti, The Donald ha precisato che secondo lui sono necessarie più di 40 giorni per decidere, “ma credo anche che l’emendamento proposto sia troppo permissivo, quindi voterò no per questa ragione.”
MOMS FOR LIBERTY
Poi, partecipando all’incontro annuale di Moms for Liberty a Washinton, il candidato repubblicano ha apertamente attaccato la crescente inclusione delle persone transgender nella società americana, sostenendo che non dovrebbero giocare nei tornei sportivi femminili e che l’accesso all’assistenza sanitaria a chi cambia sesso dovrebbe essere limitata. Mom for liberty è un’organizzazione nazionale no profit ultraconservatrice che Trump corteggia per ottenerne le preferenze, senz’altro scontenterà i repubblicani più centristi che continuano ad essere un obiettivo del partito. Durante circa un'ora di intervento, si è anche scagliato contro il presidente Joe Biden, ha deplorato l'immigrazione illegale. Per poi concludere che i genitori dovrebbero avere più voce in capitolo nell'istruzione pubblica e che i programmi per l'equità razziale e l'inclusione dei transgender dovrebbero essere banditi dalle scuole, cavallo di battaglia dell'organizzazione ultraconservatrice.