Donald Trump è stato incriminato, martedì potrebbe arrivare in tribunale. "Sono perseguitato"

Donald Trump è stato incriminato, martedì potrebbe arrivare in tribunale. "Sono perseguitato"

Donald Trump è stato incriminato, martedì potrebbe arrivare in tribunale. "Sono perseguitato"   Photo Credit: AgenziaFotogramma.it


31 marzo 2023, ore 14:00

Le accuse formalizzate la prossima settimana. É la prima volta che un ex presidente deve affrontare un processo penale. Una vicenda che rischia di provocare un terremoto, non solo politico

Le autorità hanno già rafforzato le misure di sicurezza intorno al tribunale di Manhattan contro eventuali proteste, nel timore che possano verificarsi disordini. E c’è già chi è sceso in strada in sostegno di Donald Trump, incriminato a sorpresa dal Gran Giurì di New York. Le accuse non sono ancora state rese note ufficialmente, anche se secondo la CNN riguarderebbero più di 30 capi d'imputazione per frode aziendale. Il caso su cui sta indagando la procura parte da un presunto pagamento di 130mila dollari alla porno attrice Stormy Daniels, effettuato dall'ex presidente durante la campagna elettorale del 2016, per farla tacere su un presunto rapporto sessuale avuto anni prima. Secondo uno dei suoi legali, Trump si presenterà spontaneamente, e potrebbe consegnarsi alle autorità di Manhattan già martedì prossimo per la formalizzazione delle accuse a suo carico.

LA PRIMA VOLTA CHE VIENE INCRIMINATO UN EX PRESIDENTE

Una vicenda senza precedenti, che rischia di provocare un terremoto, non solo politico. É la prima volta infatti che un ex presidente americano deve affrontare un processo penale. Anche se la candidatura del Tycoon alla Casa Bianca per il 2024 non si ferma, visto che nella Costituzione, tra i criteri per candidarsi alla Presidenza, non figura l’assenza di precedenti penali. 48 Stati impediscono ai cittadini condannati per reati penali di votare, ma non di candidarsi. 

LA REAZIONE DI TRUMP

Una notizia, quella dell'incriminazione, che avrebbe colto di sorpresa anche lo stesso Trump, che si trovava nella sua residenza di Mar-a-Lago. Ma la reazione è stata immediata. Per l’ex presidente non ci sono dubbi: si tratta di una persecuzione politica e di un tentativo di ingerenza nelle elezioni "al livello più alto nella storia". "I democratici" ha scritto in un lungo comunicato "hanno imbrogliato innumerevoli volte nel corso dei decenni, ma armare il nostro sistema giudiziario per punire un avversario politico, che guarda caso è un ex presidente degli Stati Uniti e di gran lunga il principale candidato repubblicano alla presidenza, non è mai successo". E assicura: questa caccia alle streghe si ritorcerà contro Biden. Dalla Casa Bianca, intanto, nessun commento.


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