Donald Trump è ufficialmente il candidato dei Repubblicani alla Casa Bianca. Il Tycoon sceglie il suo vice: è il senatore Vance

Donald Trump è ufficialmente il candidato dei Repubblicani alla Casa Bianca. Il Tycoon sceglie il suo vice: è il senatore Vance

Donald Trump è ufficialmente il candidato dei Repubblicani alla Casa Bianca. Il Tycoon sceglie il suo vice: è il senatore Vance   Photo Credit: Fotogramma.it


15 luglio 2024, ore 22:35

Tutto sta accadendo in queste ore a Milwaukee, dove è in corso la Convention del partito. Il presidente Biden critica la scelta di Vance e promette battaglia sulle tasse

Ora è ufficiale, il candidato Repubblicano alle elezioni presidenziali è Donald Trump. A due giorni dal fallito tentativo del suo assassinio il Tycoon incassa il voto della maggioranza dei delegati e annuncia sui social il nome che completa il ticket per la corsa alla Casa Bianca: vice-presidente sarà James David Vance, 39 anni, da un anno senatore dell'Ohio. In passato era stato tra i critici del tycoon.

NOMINATION SUPERA LA CONTA DEI VOTI

The Donald ha incassato i voti necessari dai 2.500 delegati riuniti a Milwaukee garantendosi così l'elezione a candidato repubblicano alle presidenziali del prossimo novembre. La svolta quando è giunto il momento della Florida: il figlio di Trump, Eric, ha annunciato i 125 delegati del Sunshine State (soprannome perché sempre baciato dal sole) per il padre, consentendogli così di superare la soglia dei 1.215 delegati. Per Eric Trump, il tycoon è “il più grande presidente mai esistito”.

 TICKET PRESIDENZIALE TRUMP/VANCE

Dopo le esclusioni dei due rivali Marco Rubio e Doug Burgum ad estrarre la carta della vice-presidenza è James David Vance, 39 anni, ex venture capitalist, da un anno senatore dell'Ohio. In passato era stato tra i critici del tycoon. Un nome che può attrarre i voti della cruciale Rust Belt, la regione compresa tra i monti Appalachi settentrionali e i Grandi Laghi, un tempo cuore dell'industria pesante statunitense, ma quello con meno esperienza politica. A stretto giro è giunta la reazione del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, che ha attaccato la decisione di Trump di avere scelto J.D Vance come vice, definendolo “pro-ricchi”. In un post su X Biden ha affermato che “vogliono tagliare le tasse ai più benestanti” e che lui non ha intenzione di consentirlo.

DA MILWAUKEE IL RICHIAMO ALL’UNITA’

La Convention non poteva cominciare con migliori auspici, la giudice Aileen Cannon - da Trump nominata - ha archiviato il processo per le carte segrete di Mar-a-Lago stabilendo che la nomina del procuratore speciale Jack Smith ha violato la costituzione. Un vizio formale, che l'accusa probabilmente impugnerà, ma quanto basta all'ex presidente per chiedere che siano mandati in soffitta tutti i procedimenti contro di lui. Un pressing per archiviare le inchiesta bollate come “politicizzate” in nome di quell'unità del Paese auspicata sia da Trump che da Biden dopo l'attentato a The Donald nel comizio in Pensylvanya. L'unità sarà anche il tema del suo discorso di accettazione della nomination giovedì. Il Tycoon ha infatti rivelato di aver completamente riscritto il suo intervento. “Onestamente, ora sarà un discorso completamente diverso”, ha detto, descrivendolo come “un'opportunità per unire il Paese e persino il mondo intero”.


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