Donald Trump eletto, cosa cambierà ad Hollywood con la vittoria del Tycoon

Donald Trump eletto, cosa cambierà ad Hollywood con la vittoria del Tycoon

Donald Trump eletto, cosa cambierà ad Hollywood con la vittoria del Tycoon


Il miliardario ha definito spesso l’industria del cinema come faziosa e lontana dai valori americani tradizionali

Donald Trump è stato eletto 47esimo presidente degli Stati Uniti d’America. Mentre buona parte degli elettori esulta per il ritorno del miliardario che torna nella stanza ovale dopo quattro anni, l’industria del cinema e dello spettacolo si lecca le ferite.

Durante la campagna elettorale, infatti, sono stati molteplici gli artisti tra attori, registi e cantanti che si sono scagliati contro il Tycoon, prendendo posizione a favore della democratica Kamala Harris che, com’è noto, esce sconfitta da questa tornata elettorale. Ma come cambieranno gli scenari ad Hollywood con la vittoria di Trump?


L’INDUSTRIA DELLO SPETTACOLO CONTRO IL TYCOON

Trump dividerà, insulterà, troverà nuovi modi per essere più antiamericano di quanto non sia già stato, e noi, il popolo, non otterremo altro che più rabbia”. A dirlo è stato Arnold Schwarzenegger, star dei film d’azione ed ex governatore repubblicano della California che, a sorpresa, ha voluto associare il suo faccione a quello della Harris. Tra gli altri nomi eccellenti che non hanno voluto appoggiare il Tycoon troviamo anche Harrison Ford, Mark Hamill, Billie Eilish, Taylor Swift e tanti altri. Ariana Grande, per esempio, ha pubblicato su Instagram un selfie ricoperto di sticker che dicevano “Ho votato anticipatamente in Florida”, “Invia il tuo voto” e “Il tuo voto è importante”, taggando Kamala Harris. Endorsement per la democratiche anche da parte di Anne Hathaway, espresso il 14 ottobre durante un discorso tenuto in occasione di un evento Broadway For Harris: “Ciao, sono Annie e sono una mamma. Inoltre, nel caso non lo sapeste, voterò per Kamala”, ha annunciato Hathaway prima di trasformare il suo discorso in un’interpretazione di Somebody to Love dei Queen. "Abbiamo una grande scelta da compiere, America", ha detto dopo la canzone. “Dovete fare una scelta. Dovete votare”.


TRUMP E GLI OSCAR, UN VOTO DI PROTESTA

Che gli Oscar siano da sempre stati un premio politico è cosa nota e risaputa. L’elezione di Trump potrebbe spostare alcuni equilibri tra i membri dell’Academy per quanto riguarda l’edizione 2025 e, come già successo in passato, alcuni di loro potrebbero sfruttare il voto per mandare un segnale chiaro alla governance di Trump. Nel 2017 per esempio, durante la prima cerimonia di premiazione con il miliardario nello studio ovale, fu eletto miglior film “Moonlight” diretto da Barry Jenkins, prima pellicola a tematica LGBT a ottenere questo riconoscimento, nonché la prima con un cast totalmente composto da afroamericani. Un qualcosa di simile avvenne anche l'anno dopo quando a ricevere la statuetta più ambita di quella edizione fu Guillermo del Toro per “La forma dell’acqua”. Il fatto di far vincere un regista messicano, appariva a molti osservatori come una critica velata alle politiche migratorie del presidente e a quella idea del Muro che si era promesso per rafforzare il confine tra Messico e Stati Uniti. Peraltro lo stesso film, che aveva anche già preso il Leone d’oro alla Mostra del Cinema di Venezia qualche mese prima, possedeva delle idee dichiaratamente contro la politica discriminatoria di Trump, promuovendo l'incontro tra popoli diversi e opponendosi al razzismo.


KIMMEL VS TRUMP

E ora? Cosa potrebbe succedere alla prossima edizione del premio cinematografico più ambito? Ricordiamo che il conduttore dell’edizione 2024 Jimmy Kimmel si era espresso contro Trump dopo che il miliardario aveva scritto un post al veleno su X. “C’è mai stato un ospite peggiore di Jimmy Kimmel agli Oscar”, si leggeva nel post. “La sua apertura è stata quella di una persona inferiore alla media che si sforza troppo di essere qualcosa che non è, e che non potrà mai essere”. Una volta che Kimmel ha finito di leggere il post, il pubblico è scoppiato in una risata. “Vediamo se riuscite a indovinare quale ex presidente ha appena postato questo messaggio?”, ha chiesto il conduttore. “Nessuno? No? Beh, grazie, presidente Trump”. Grazie per aver guardato. Sono sorpreso che lei sia ancora… Non spengono le luci a quell’ora in prigione?”. Kimmel ha scherzato, mentre la folla ha iniziato ad applaudire e a fare il tifo.



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