
Donald Trump ha vinto contro tutti e tutto
09 novembre 2016, ore 09:20 , agg. alle 17:30
Il direttore Luigi Tornari analizza le presidenziali americane
Oggi è il 9 novembre non un giorno a caso. Nel 1989 cadeva il muro di Berlino. Oggi negli Stati Uniti un outsider, che da programma elettorale vuole costruire muri sia reali sia di protezionismo economico, diventa l’uomo più potente del mondo. Non è detto che applichi alla lettera quel programma. La retorica populista è stata perfetta per vincere le elezioni. La maggioranza dei cittadini statunitensi, risultati alla mano, voleva questo. Voleva sentirsi dire quelle parole. Governare il più grande e potente paese del mondo, però, sarà un’altra cosa. E già il suo primo discorso da Presidente in pectore è stato più rassicurante e riconciliante che non populista.