Donald Trump pensa a una grazia preventiva per i suoi fedelissimi e progetta di ricandidarsi nel 2024

Donald Trump pensa a una grazia preventiva per i suoi fedelissimi e progetta di ricandidarsi nel 2024

Donald Trump pensa a una grazia preventiva per i suoi fedelissimi e progetta di ricandidarsi nel 2024


Trump ormai ha capito che non ha possibilità di restare alla Casa Bianca; per questo prepara uno scudo legale per i suoi fedelissimi e ipotizza di ricandidarsi alle presidenziali del 2024


DESTINO INEVITABILE

Ora si è arreso anche lui, Donald Trump ha capito che non ci sono margini, la sua permanenza alla Casa Bianca è finita e non ci sono possibilità di sovvertire il corso delle cose. Forse lo aveva capito anche prima e magari per qualche settimana ha recitato la parte del defraudato per compiacere la pancia del suo elettorato. Ma a questo punto andare oltre significherebbe avvicinarsi a un tentativo di golpe. Il ministro della giustizia William Barr, che pure è un fedelissimo di Trump, nelle ultime ore ha dichiarato che le elezioni vinte dal democratico Joe Biden sono state assolutamente regolari. Poche ma chiare le parole del Guardasigilli americano: "Ad oggi non abbiamo visto brogli di una tale portata da poter cambiare il risultato dell'elezione". Il team degli avvocati di Trump ribatte che i brogli c'erano, ma il dipartimento di giustizia non li ha saputi trovare. Ma sembra davvero l'orchestrina del Titanic, che continua a suonare mentre la nave affonda. 


SCUDO PREVENTIVO

Donald Trump si prepara dunque a voltare pagina, pianifica il futuro e prova a coprirsi le spalle. Secondo quanto anticipato da diversi media statunitensi ( dal New York Times alla CNN), il tycoon avrebbe discusso con i suoi consiglieri se concedere una grazia preventiva ai suoi tre  figli adulti, Donald Trump Jr., Eric Trump e Ivanka e a suo  genero Jared Kusher, oltre che al suo avvocato personale Rudy Giuliani; l'operazione nascerebbe dal timore che il dipartimento di giustizia della futura amministrazione Biden si vendichi contro di lui colpendo loro. Gli appigli per la giustizia non mancherebbero:  Donald Trump Jr. è stato indagato nell'ambito dell'inchiesta Russiagate per i contatti con i russi che offrivano materiale compromettente su  Hillary Clinton ma non è mai stato incriminato. Il genero Kushner fornì  false informazioni alle autorità federali sui suoi contatti con autorità straniere per il suo nullaosta di sicurezza, ma il  presidente glielo garantì lo stesso. Sotto la lente degli inquirenti potrebbero anche finire anche le presunte evasioni fiscali della Trump Organization. 



REAZIONE E RILANCIO

Come spesso capita, Donald Trump ha affidato a Twitter la sua reazione: "l'indagine sulla grazia è una fake News!". Il presidente uscente ha poi attacco i social network che in queste settimane hanno censurato alcune sue esternazioni avendole giudicate inattendibili e lontane dalla verità. Trump ha minacciato di porre il veto alla legge annuale sulla difesa se il Congresso non metterà fine alla cosiddetta sezione 230, ossia la normativa che garantisce ai giganti del web l'immunità per i contenuti di terzi. In occasione di una festa natalizia alla Casa Bianca, Donald Trump ha poi confermato l'intenzione di ricandidarsi alle elezioni presidenziali del 2024, queste le sue parole: "Quelli appena trascorsi sono stati quattro anni fantastici. Stiamo cercando di farne altri quattro, visto che le ultime elezioni sono state truccate. Altrimenti, ci vediamo tra quattro anni". I  membri del Comitato Nazionale Repubblicano presenti all'evento hanno accolto l'annuncio con un lungo applauso. Trump ha capito che la battaglia di oggi non può essere vinta, cerca quindi di porre le basi per tornare in campo domani. 



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