Dopo 86 giorni i russi conquistano l'acciaieria Azovstal di Mariupol, ipotesi armi alla Moldavia
21 maggio 2022, ore 10:49
L'esercito russo ha pubblicato le immagini della resa degli ultimi difensori ucraini nell'impianto
Ottantasei giorni di resistenza diventati un simbolo di come l'esercito e l'Ucraina tutta stiano rispondendo all'invasione russa del ventiquattro febbraio scorso. Ottantasei giorni in cui le forze di Kiev e diverse centinaia di civili hanno trovato riparo tra le mura delle acciaierie Azovstal di Mariupol, una delle città maggiormente martoriate del Paese anche a causa della sua posizione geografica, strategica perché sul mare d'Azov e a cavallo tra il Donbass e la Crimea. Ora l'esercito russo pubblica le riprese della resa degli ultimi militari ucraini nell'impianto. Nelle scorse ore, intanto, il New York Times aveva pubblicato delle immagini dei massacri di Bucha, mentre il presidente ucraino Zelensky dichiara che la guerra "sarà sanguinosa, si combatterà, ma si concluderà definitivamente con la diplomazia".
La presa di Azovstal
Dopo l'annuncio della conquista dell'acciaieria, si è appreso che il comandante dell'ormai noto battaglione Azov sarà portato verso i territori controllati dalla Russia a bordo di uno speciale mezzo blindato. Tra le immagini della resa diffuse dal Ministero della Difesa di Mosca anche il momento in cui alcuni soldati russi ispezionano effetti personali e borsoni degli ultimi difensori dell'acciaieria, tra cui anche alcuni membri dello stesso battaglione Azov, perquisiti e costretti a spogliarsi per mostrare i propri tatuaggi.
Niente più gas alla Finlandia
Dopo che Helsinki ha rifiutato di pagare Gazprom con il nuovo sistema di pagamenti che prevede la conversione in rubli delle somme versate in dollari o euro, la fornitura di gas alla Finlandia si è interrotta. La compagnia finlandese Gasum ha reso noto che il gas arriverà ora da altre fonti, incluso il gasdotto che collega la Finlandia all'Estonia. Stessa sorte era toccata a Bulgaria e Polonia lo scorso ventisette di aprile.
Borrell: "Crimini indicibili"
L’alto rappresentante per la politica estera dell’Unione europea Josep Borrell denuncia segnalazioni di crimini indicibili da parte dei soldati russi nei confronti dei civili ucraini parlando di violenza sessuale usata come arma di guerra contro donne e bambini. Borrell lo ha scritto in un tweet riferendo di segnalazioni all'interno delle regioni del Paese liberate dopo l'occupazione russa.
Armi alla Moldavia
Mentre in Ucraina gli attacchi proseguono, il ministro degli Esteri britannico ha rivelato in una intervista al Telegraph che Londra ha iniziato a discutere con i suoi alleati internazionali dell’invio di armi moderne alla Moldavia con il rischio che possa essere il prossimo obiettivo di Vladimir Putin. Il ministro Liz Truss vuole vedere la Moldavia, che si trova a sud-ovest dell'Ucraina, "equipaggiata secondo gli standard Nato". E ancora: "Putin è stato assolutamente chiaro sulle sue ambizioni di creare una grande Russia, e solo perché i suoi tentativi di conquistare Kiev non hanno avuto successo non significa che abbia abbandonato queste ambizioni".