09 settembre 2022, ore 12:13
Anche dopo le gare di Europa League e Conference League il bilancio delle italiane non è soddisfacente
Provando a tirare le somme sul primo turno delle italiane in Europa, il bottino risulta abbastanza esiguo. A sorridere ci sono sicuramente Napoli e Lazio che gongolano per il poker calato rispettivamente a Liverpool e Feyenoord. Sorriso amaro per Milan e Fiorentina che non completano l’opera fermandosi su un non soddisfacente 1-1. Gelo totale, invece, per Inter, Juventus e Roma che mostrano tutti i loro limiti e le loro debolezze.
Europa League
La capitale divisa in due per la prima notte di Europa League.
Ad aprire le danze è stata la Roma tre mesi e mezzo dopo Tirana e l’unico trofeo europeo vinto da un’Italiana dopo 12 anni dal triplete dell’Inter, dove neanche a dirlo sulla panchina c’era lo stesso José Mourinho. Special one che aveva provato ad avvertire i suoi nel pre partita: “Non siamo qui per fare una gita”. Un invito vano perché non basta la rete di Eldor Shomurodov, la Roma cade e regala la vittoria ai campioni bulgari del Ludogorets per 2-1.
All’Olimpico, invece, gioisce la Lazio di Maurizio Sarri che porta a casa i primi tre punti del girone F di Europa League e impone il suo gioco stellare per un’ora poi si distrae e concede un po’ troppo ma quello che conta è il risultato: 4 – 2 ai danni degli olandesi del Feyenoord che incappano nel primo stop stagionale dopo 5 gare da imbattuti.
Conference League
Archiviato con successo il playoff, l’Europa ritorna tra le bellezze di Firenze anche se non lo fa con i risultati sperati. La squadra di Vincenzo Italiano affronta la squadra lettone dell’RFS Riga con la speranza di sbloccare un attacco che segna con il contagocce. Speranza vana, perché i viola dominano ma sciupano e sprecano l’impossibile sotto porta con Ikoné e Cabral; poi dopo essere finalmente passata in vantaggio con Antonín Barák è ripresa nell'ultimo quarto d'ora dai lettoni.
In Europa inizia il Walzer delle panchine: il Bologna ha scelto il dopo – Sinisa
Da Londra a Bologna, inizia anche il Walzer delle panchine. Il Chelsea esonera Tuchel, dopo l’umiliante sconfitta di Zagabria alla prima in Europa, e chiama alla sua corte Graham Potter, che come l’omonimo maghetto della saga di J.K Rowling dovrà fare gli straordinari e tirare fuori i Blues da questa difficile situazione.
In Italia anche il Bologna, tra mille polemiche, ha optato per l’esonero di Mihajlovic dopo tre anni e mezzo. De Zerbi rifiuta di subentrare a Siniša e Thiago Motta supera di slancio anche la concorrenza dell’esperto Claudio Ranieri. L’allenatore dopo aver fatto bene lo scorso anno con lo Spezia convince la dirigenza rossoblù che attende Motta nelle prossime ore per firmare un biennale a circa 2 milioni di euro.
Mentre si aspetta la chiusura dell’affare, sarà Luca Vigiani, allenatore della Primavera, a guidare la squadra contro la Fiorentina alla ricerca della prima vittoria del nuovo campionato.