26 novembre 2020, ore 13:08
agg. 23 giugno 2023, ore 14:50
Tante le norme in discussione in vista del nuovo decreto del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che entrerà in vigore il 4 dicembre
Sono tante le norme allo studio del Governo, in vista della pubblicazione del nuovo Dpcm che dovrebbe entrare in vigore il 4 dicembre, con alcune norme che da un lato guardano alle festività natalizie, dall’altro puntano a non mollare la presa nel tentativo di frenare contagi e morti da Covid-19 in Italia. Il premier, Giuseppe Conte, e i ministri Boccia e Speranza oggi incontreranno i capigruppo e le Regioni. Da questo confronto emergeranno alcune decisioni molto attese che riguardano centri commerciali, negozi e regole legate al coprifuoco e agli spostamenti tra Regioni. Il governo sembra orientato verso la linea del rigore, per non correre il rischio (scongiurato da tutti) di trovarsi di fronte ad una terza ondata del virus. Di alcuni punti che regoleranno la vita degli italiani durante le Feste si conoscono già le anticipazioni che dovrebbero essere contenute nel Dpcm allo studio.
Gli impianti sciistici e la quarantena per chi rientra dall’estero
L’attesa di molti è proiettata verso le località sciistiche. Il governo, in Italia, sembra essere intenzionato a vietare l’apertura degli impianti fino a gennaio, nell’ambito di un “coordinamento europeo” condiviso con Germania e Francia (tema affrontato questa mattina, in Non Stop News, dalla leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni). Si va anche verso la quarantena obbligatoria per chi rientra dall’estero dopo le vacanze. Questo probabilmente scoraggerà chi ha intenzione di andare a sciare oltre confine durante le festività.
Negozi e centri commerciali
Si lavora per posticipare l’orario di chiusura dei negozi alle 22, per permettere alle persone di acquistare i regali di Natale. C’è chi, all’interno della maggioranza, critica questa ipotesi perché questa soluzione “potrebbe favorire un aumento degli spostamenti per colpa delle uscite serali”. Dal 4 dicembre, invece, dovrebbero riaprire i centri commerciali, anche nel weekend e durante le feste. Il tutto avverrà per incentivare lo shopping in vista del Natale. Una misura che, dunque, è da considerarsi provvisoria: potrebbe durare due settimane, e prevedere poi la reintroduzione di alcune limitazioni legate ai centri commerciali.
Il coprifuoco, la notte di Natale, Capodanno
Chi, all’interno dell’esecutivo, ha scelto la linea dura, punta a mantenere il coprifuoco alle 22, o ad anticiparlo di un’ora, alle 21. Se però dovesse entrare in vigore, come previsto, l’apertura dei negozi fino alle 22, il coprifuoco potrebbe slittare alle 23. C’è poi il tema della Messa di Natale. La notte tra il 24 e il 25 dicembre, il coprifuoco scatterà dopo la mezzanotte. E’ ancora da capire, invece, cosa avverrà nella notte di Capodanno.
Pranzo e cenone di natale, il numero massimo degli ospiti
L’attenzione di tutti è proiettata verso le tradizioni del Natale. Nel nuovo Dpcm, secondo le indiscrezioni che stanno circolando, sarà presente una chiara raccomandazione che riguarda il numero di ospiti da invitare (a casa) per il cenone o per il pranzo di Natale. Il numero dei commensali, suggerito dal testo, non supererà le 6/8 persone. La raccomandazione è quella di invitare solo parenti stretti, e in ogni caso non più di otto. Se scatterà il divieto di spostamento tra le Regioni, avrà la possibilità di andare nelle seconde case soltanto chi ha la residenza o il domicilio.
Gli spostamenti tra Regioni
C’è poi un altro tema di cui si continua a discutere, e che sarà forse il più delicato al centro del tavolo di oggi fra il governo e le regioni: è il nodo degli spostamenti tra Regioni. Se la curva del contagio dovesse dare segnali positivi, e a dicembre inoltrato la maggior parte delle Regioni sarà in fascia gialla, potrebbero arrivare nuove restrizioni per gli spostamenti che riguarderanno tutto il Paese. I più rigoristi, nel governo, puntano a mantenere le norme previste nelle aree arancioni, nella quali “è consentito spostarsi solo all’interno del proprio comune, dalle 5 alle 22». Resta da capire se, in vista delle Feste, arriveranno deroghe per permettere il ricongiungimento familiare.