Draghi, sul clima non ci sono paesi colpevoli e innocenti. Biden, diamo l’esempio. Zero emissioni entro il 2030
Biden, diamo l’esempio. Zero emissioni entro il 2030. Draghi, sul clima non ci sono paesi colpevoli e innocenti
01 novembre 2021, ore 20:13
Oggi e domani capi di Stato e di governo, alla Cop 26 di Glasgow, sono chiamati a dire quello che il loro paese vuole fare per la decarbonizzazione. Draghi, con lo scontro non si ottiene nulla. Pungolo per i leader le iniziative di giovani, attivisti e ambientalisti
Per il presidente del Consiglio Mario Draghi “Dobbiamo rafforzare i nostri sforzi sui fondi per il clima. Dobbiamo far lavorare insieme il settore pubblico e privato, in modi nuovi”. E sull’India che annuncia “zero carbonio” solo dal 2070, Draghi commenta “Ci sono comportamenti poco coerenti e questo indebolisce la posizione dei Paesi molto virtuosi. Ma non credo si ottenga molto sul clima indicando i Paesi colpevoli e i Paesi innocenti, perchè i colpevoli sono moltissimi e gli innocenti sono pochissimi". I leader stanno mettendo sul piatto i propri impegni, alzano la posta gli Stati Uniti, il presidente Biden dice “Non solo parole diamo anche l’esempio, ridurremo le emissioni entro il 2030”. Stessa deadline del Brasile per abbattere del 50% le emissioni. Merkel, lancia l’ipotesi di fissare un prezzo sulle emissioni di CO2. Il premier britannico Johnson ha avvertito che un fallimento della Cop 26 scatenerebbe ondate di "collera" nel mondo. Poi ha sottolineato che l’orologio della Terra è a un minuto dalla mezzanotte del giorno del giudizio. Nel suo messaggio al summit Xi Jin Ping invita ad "intraprendere azioni più forti" perchè "l'urgenza di un'azione globale continua a crescere". Il premier Draghi, in mattinata, ha elogiato i giovani “Hanno portato il tema del clima al centro del nostro dibattito, rendiamoli orgogliosi” e ha parlato di ripercussioni del clima su sicurezza e pace.
BOJO EVOCA JAMES BOND, C'ISPIRI PER SALVARE IL MONDO
Boris Johnson ha aperto la CoP26 citando 007, il personaggio più famoso James Bond. "Figlio illustre" di Glasgow nei romanzi di Ian Fleming e gloria scozzese per antonomasia anche nella più celebre delle interpretazioni cinematografiche, quella di Sean Connery. Un eroe di quelli che salvano il mondo dal baratro, per ispirare i leader con un compito altrettanto difficile “dare un futuro all’umanità minacciata dal riscaldamento globale”. I leader come Bond nella missione di “salvare la Terra” se non fosse che "questo non è un film, la minaccia è reale". Per scuotere la platea Johnson ha poi aggiunto “Siamo a un minuto dalla mezzanotte del giorno dell’Apocalisse”.
DRAGHI E JOHNSON, I SOLDI NON SONO UN PROBLEMA
Per contrastare il cambiamento climatico, "i soldi non sono un problema, se vogliamo usarli bene". A sottolinearlo è il presidente del Consiglio Mario Draghi secondo cui la strada deve mettere insieme il settore privato e quello pubblico. Il primo ministro Boris Johnson ha sottolineato l'ammontare di denaro a disposizione: sono decine di bilioni. "Ma ora li dobbiamo usare - continua - dobbiamo trovare un modo intelligente di spenderli e di spenderli velocemente". Il primo ministro britannico Boris Johnson ha sottolineato “Il nostro compito ora è lavorare insieme per decarbonizzare. E' stato il settore privato che ha consentito al Regno Unito di mettere fine alla dipendenza dal carbone, diventando l'Arabia Saudita del vento. Abbiamo la tecnologia, abbiamo la finanza: la domanda per tutti noi è se abbiamo la volontà" di affrontare la transizione climatica.
GRETA, SUL CLIMA BLA BLA BLA DEI LEADER
"I veri leader non sono la dentro, i veri leader siamo noi". Così Greta Thunberg, rimasta fuori dalla sala dei lavori della CoP26 entrata nel vivo oggi a Glasgow e tornata invece in piazza sotto il cielo piovoso della città scozzese per arringare la protesta contro l'inerzia attribuita ai potenti della terra sull'emergenza dei cambiamenti climatici, animata soprattutto dal giovani della sua generazione. Quindi ha liquidato ancora una volta come "bla bla bla" i discorsi dei leader del mondo sul clima: un "bla bla bla" che diversi manifestanti hanno poi riecheggiato in coro.
NAVE GREENPEACE IGNORA DIVIETO, FA ROTTA VERSO GLASGOW
La nave Rainbow Warrior di Greenpeace non rispetterà il divieto imposto dalle autorità di Glasgow e risalirà il fiume Clyde per dirigersi verso la sede della Cop26. A bordo della nave - informa Greenpeace in una nota – sono presenti attivisti provenienti delle comunità più colpite dalla crisi climatica e "su grandi striscioni appesi tra gli alberi della Rainbow Warrior e sulla prua attiviste e attivisti chiedono ai leader mondiali di 'Smetterla di deluderli".