Dramma femminicidi, otto donne uccise in dieci giorni in Italia

Dramma femminicidi, otto donne uccise in dieci giorni in Italia

Dramma femminicidi, otto donne uccise in dieci giorni in Italia


16 settembre 2021, ore 14:00

Alessandra Zorzin, Antonietta Canu, Anna Lucia Lupelli, sono solo alcuni dei casi di femminicidio che affollano le pagine di cronaca nelle ultime settimane.

Non si arresta la conta delle vittime di femminicidio nel nostro Paese. In particolare, in questi primi giorni di settembre è stato registrato un inquietante aumento di questi delitti, con otto donne uccise negli ultimi dieci giorni.

Tra i più recenti, l’omicidio commesso ieri nella provincia di Vicenza. A perdere la vita Alessandra Zorzin, giovane madre di 21 anni uccisa in casa da una guardia giurata.

L’omicidio Zorzin

La giovane donna, madre di una bambina di 2 anni, è stata uccisa con un colpo di pistola da un quarantunenne guardia giurata conosciuto da poco, che si è successivamente suicidato in auto con la pistola di ordinanza, dopo alcune ore di vera e propria caccia all’uomo da parte dei concittadini. Nelle ultime ore sono emerse nuove inquietanti rivelazioni circa l’assassino, coinvolto in un altro episodio finito nelle cronache 16 anni fa: nel 2005, infatti, l’omicida si era ferito a una gamba esplodendo un colpo con la pistola d’ordinanza mentre si trovava in auto con la fidanzata. A causare l’incidente il fatto che l’arma era collocata senza sicura all’interno della custodia.

L’omicidio Lupelli

A Bari intanto ha confessato Saverio Mesecorto, il 51enne accusato dell’assassinio di Anna Lucia Lupelli, l’81enne trovata morta due giorni fa, ferita da 8 coltellate, nella sua casa. L’uomo aveva lavorato per più di dieci anni nella ditta aggiudicataria dell'appalto delle pulizie del vano scale di quel condominio. Secondo le ricostruzioni della Squadra Mobile della Questura di Bari, la vittima e l’uomo si conoscevano: quest’ultimo si sarebbe introdotto in casa della signora con la scusa di un bicchiere d’acqua, dopo aver acquistato un coltello in un negozio gestito da cinesi. Una volta dentro avrebbe poi proceduto ad uccidere la donna per rubarle 1500 euro. Il movente sarebbe dunque l’impellente necessità di denaro.

La versione data dal presunto assassino, messo alle strette nel corso di un interrogatorio condotto alla presenza del suo avvocato difensore, è stata confermata e integrata dalla testimonianza delle due figlie: una in particolare ha dichiarato di aver saputo dalla sorella che il padre “aveva ammazzato una persona e portato a casa 1.500 euro" in "un borsellino tipico da persona anziana", contenente oltre al denaro contante anche documenti personali e una carta di credito. A inchiodare Mesecordo, anche le immagini delle telecamere di sorveglianza di un negozio vicino all’abitazione della vittima, che lo avrebbero immortalato davanti al portone del palazzo proprio all’ora compatibile con il delitto.

Il caso Canu

È al vaglio degli inquirenti l’ipotesi di omicidio anche per la morte di Antonietta Canu, la donna di 71 anni di Alghero scomparsa da casa il 13 luglio scorso e ritrovata senza vita il 4 settembre. Il corpo della vittima, al momento del recupero, era in avanzato stato di decomposizione: secondo gli investigatori sarebbe stata uccisa, il corpo tenuto nascosto per settimane e poi portato nel luogo del ritrovamento, in un terreno incolto a pochi metri dalla sua abitazione. L’unico indagato, al momento, risulta essere Antonio Cataldi, nipote di 34 anni della signora che viveva con la zia; l’uomo avrebbe risposto in maniera poco convincente alle domande dei carabinieri. 


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