21 maggio 2022, ore 09:12 , agg. alle 11:28
Un ragazzo di 17 anni impiegato in una carrozzeria, durante un percorso di alternanza scuola-lavoro a Merano, è rimasto gravemente ferito; l'Unione degli Studenti annuncia scioperi
Il terzo incidente grave, quest'anno, in Alternanza scuola lavoro. Uno studente di 17 anni è rimasto gravemente ustionato, nel pomeriggio di ieri, a causa di un ritorno di fiamma all'interno di un'officina di Merano, in provincia di Bolzano, dove il ragazzo era in regime di Percorso per le Competenze Trasversali (Pcto). Il diciassettenne è stato trasportato all'ospedale San Maurizio di Bolzano, con ustioni in diverse parti del corpo, e poi trasferito in un centro specializzato in Baviera, a Murnau, dove è ricoverato in condizioni gravi. Con lui è rimasto ferito un operaio di 36 anni.
La ricostruzione dei fatti
Secondo i carabinieri intervenuti nell'officina, il giovane stava utilizzando sostanze chimiche per effettuare una pulizia industriale e il contatto con uno strumento alimentato a energia elettrica avrebbe innescato le fiamme. E' già stato avvertito, tra gli altri, l’Ispettorato del lavoro della Provincia autonoma di Bolzano. Lo scorso 21 gennaio un incidente accaduto nell’ultimo giorno di stage in fabbrica - era questo è il terzo incidente grave, quest'anno, in alternanza scuola -lavoro. Sul posto sono intervenuti la Croce Bianca con il medico d'urgenza, i carabinieri e i vigili del fuoco. I due feriti, vista la gravità delle condizioni, sono stati trasportati direttamente all'ospedale di Bolzano. Successivamente il diciassettenne è stato trasferito in un centro specializzato in Baviera, a Murnau.
Mobilitazioni e scioperi annunciati dagli studenti
"Questo incidente si aggiunge a una lunga lista di morti sul lavoro e all'interno delle scuole - dice Luca Redolfi, coordinatore nazionale dell'Unione degli studenti - morti causati da un sistema malato, volto solamente al profitto. Esprimiamo solidarietà e vicinanza alla famiglia, i compagni di scuola e gli amici del ragazzo". "Vogliamo sicurezza dentro e fuori le scuole - continuano gli studenti - vogliamo che l'alternanza scuola-lavoro e gli stage vadano aboliti a favore dell'istruzione integrata che metta in critica il sistema produttivo attuale per costruire dai luoghi della formazione un modello diverso di società". "Evidentemente non sono bastate le morti di due ragazzi in stage durante questo inverno", afferma Bianca Chiesa, dell' esecutivo nazionale dell'Unione degli studenti, secondo cui "nonostante le oceaniche mobilitazioni studentesche che si sono susseguite, chiedendo una riforma strutturale del rapporto tra scuola e lavoro, il Ministro Bianchi continua ad ignorare le richieste degli studenti". "Non staremo a guardare, il lutto non ci basta: seguiranno scioperi e mobilitazioni studentesche in tutto il Paese", conclude Redolfi.