26 ottobre 2021, ore 16:00
Rinvenuti i corpi delle piccole nella struttura, si teme che la madre possa aver compiuto un gestro estremo dopo il duplice delitto
Raptus di pazzia nella casa accoglienza di Verona “Mamma bambino”, gestita dal Comune della città veneta. Una donna cingalese ha ucciso le sue due figlie, di 11 e 3 anni, che con lei erano ospiti della struttura. Non si conoscono le ragioni del duplice omicidio. La donna dopo il folle gesto si è allontanata, ed ora è attivamente ricercata dalle forze dell’ordine. A scoprire questa mattina i corpi delle piccole vittime e ha dare, immediatamente, l’allarme è stata un’ospite della comunità educativa, che si trova nel quartiere di Porto San Pancrazio. La madre con le figlie erano state accolte un anno fa nella struttura, in forza di un provvedimento di allontanamento dalla dimora familiare, emesso dal Tribunale dei Minori di Venezia.
Ora si teme un gesto estremo da parte della madre
Le ricerche della cingalese che ha ammazzato le sue bambine, avviate dalla Questura di Verona, sono state estese, nelle ultime ore, anche a un’area che comprende l’ Adige. Si ipotizza che la donna, svanita nel nulla dopo il duplice delitto, possa aver tentato il suicidio. In effetti il fiume scorre in una zona non distante dalla comunità educativa di Porto San Pancrazio, teatro del dramma, quindi raggiungibile anche a piedi. Le ricerche finora non hanno dato alcun esito. Sgomento e lacrime nella casa accoglienza "Mamma bambino". Al momento, nessuno ha saputo spiegare, le ragioni della tragedia. Secondo le assistenti sociali non vi erano stati segnali tali da far presagire l’accaduto. La Questura di Verona non esclude alcuna ipotesi. Sul posto è arrivato il sindaco Federico Sboarina, accompagnato dall'assessore al Sociale Daniela Maellare. Per trovare la donna cingalese è stato, intanto, attivato anche il protocollo della protezione civile per la ricerca di persone scomparse, con l'utilizzo di cani. Per perlustrare il territorio dall'alto viene utilizzato un elicottero.