09 novembre 2021, ore 09:13 , agg. alle 09:53
La malattia respiratoria colpisce in particolare i bimbi, le forme più gravi nei più piccoli tra i 2 gli 8 mesi. Alcune settimane fa se ne era parlato perché aveva contratto il virus anche la figlia di Chiara Ferraghi e Fedez, poi rientrata a casa dopo un breve ricovero
Sono ormai tanti i casi segnalati in Italia di bimbi di pochi mesi colpiti dal virus sinciziale, una malattia respiratoria non molto nota ma che preoccupa i medici perché spesso ha esiti letali. Se ne è parlato recentemente perché è lo stesso virus che ha colpito la figlia di Chiara Ferragni e Fedez, per fortuna in quel caso tutto si è risolto con un breve ricovero e il ritorno a casa della bimba. Purtroppo però non tutti i casi si concludono positivamente. L’ultimo è stato segnalato all’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, In provincia di Napoli. Un bambino di soli 5 mesi è morto dopo aver contratto la malattia. 'Il piccolo paziente era giunto il 6 novembre scorso con una grave dispnea e gravi problemi respiratori - spiegano dalla Direzione Sanitaria dell'ospedale - La malattia ha avuto una evoluzione rapida negativa e si stava preparando il suo trasferimento all'ospedale Santobono, con un'anestesista come accompagnatore. E' stato intubato, ma non ha retto alla manovra di intubazione. E' morto subito dopo”. Sulla vicenda è stata aperta un’inchiesta e la procura ha già disposto il sequestro della cartella clinica e l’autopsia sul corpicino del bimbo. Nel solo reparto di neonatologia del ospedale San Leonardo sono 5 i bambini affetti dalla stessa malattia, tutti nati da meno di 30 giorni. Il piccolo Giuseppe, secondo figlio di una coppia molto giovane originaria di Pimonte, Monti Lattari, era curato nel reparto di Pediatria diretto dal primario Luigi Tarallo, considerato un fiore all’occhiello della Asl 3 di Napoli.
Un bimbo di 11 mesi morto a La Spezia
Un caso simile è avvenuto nelle stesse ore all’ospedale Sant’Andrea della Spezia. Un bimbo di 11 mesi è morto per un’insufficienza respiratoria, dovuta anche in questo caso al virus sinciziale. Il bimbo era stato portato in ospedale dai genitori dopo circa 24 ore dall’esordio di una tosse persistente che continuava a peggiorare. Le sue condizioni sono apparse subito molto gravi, tanto che il medico del pronto soccorso pediatrico ne ha disposto il trasferimento all’ospedale Gaslini di Genova. Trasferimento che non è avvenuto per l’instabilità del quadro clinico. E’ stata proprio l'equipe di trasporto della Terapia Intensiva del nosocomio genovese a intervenire per rianimare il bimbo. I tentativi sono andati avanti per oltre un’ora ma sono stati vani
Il virus sinciziale
Secondo quanto riporta il sito dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, “il Virus Respiratorio Sinciziale (detto anche VRS) è molto diffuso e contagioso, e, come il virus dell’influenza provoca epidemie annuali. Si trasmette per via aerea - attraverso l'inalazione di goccioline generate da uno starnuto o dalla tosse - o per contatto diretto delle secrezioni nasali infette con le membrane mucose degli occhi, della bocca o del naso. Il periodo di maggiore contagiosità è compreso tra novembre e aprile, con un picco nei mesi di gennaio, febbraio e marzo. Il periodo di incubazione è di circa quattro-sei giorni". il Vrs è considerato la causa più comune di bronchiolite e di polmonite nei bambini sotto i due anni, soprattutto tra i 2 e gli otto mesi. Proprio i bimbi più piccoli sono quelli più esposti alle forme più gravi. I sintomi sono molto simili a quelli di un comune raffreddore, almeno nella fase iniziale. Poi possono subentrare tosse, febbre, apnea, svogliatezza o apatia, respirazione rapida e cianosi. Non esistono terapie specifiche per curare la malattia. I medici possono solo somministrare farmaci per trattare i sintomi e l’ossigeno per sostenere la respirazione.