Due ore senza telefono, è possibile non sentirsi spaesati nel 2024?

Due ore senza telefono, è possibile non sentirsi spaesati nel 2024?

Due ore senza telefono, è possibile non sentirsi spaesati nel 2024? Photo Credit: agenziafotogramma.it


A volte isolarsi dal resto del mondo può essere utile

Due ore senza telefono nel 2024 possono suscitare un senso di smarrimento incredibile. "Che saranno mai due ore", direte voi, eppure vi assicuro che senza poter ascoltare musica, senza poter "scrollare" gli innumerevoli post sui social, senza messaggiare, telefonare, fotografare o leggere possono sembrare infinte. Mi sono ritrovato in questa situazione ieri pomeriggio. Per l'ennesima volta qualche giorno prima avevo rotto lo schermo del mio telefono, (credo di avere una dote speciale per questo tipo di incidenti), e quindi mi sono recato in un centro assistenza per risolvere il problema. Il tempo di attesa era esattamente di due ore, invece di tornare a casa e attendere guardando una serie tv, ho deciso di fare un giro lì vicino, pranzare con calma e tornare successivamente a riprendere il telefono.


ANSIA E SOLLIEVO

Partivo avvantaggiato lo ammetto, il mio giretto era in una città come Roma, non di certo nel deserto o nella città più brutta d'Italia, ma il senso di smarrimento che ti assale quando non possiedi il cellulare per così "tanto" tempo, credo che possa essere percepito in qualsiasi luogo del mondo. I problemi per uno come me che ha un pessimo senso dell'orientamento iniziano subito: "come faccio a muovermi senza le mappe sul telefono?", nel dubbio ho percorso una strada dritta, al massimo un paio di svolte, niente di più. Mi sono seduto al primo ristornate e di fronte ad un bel piatto di carbonara mi sono messo ad osservare le persone intorno a me e anche ad origliare le loro conversazioni, d'altronde non potevo fare altro. Giuro che per i primi 30/40 minuti non ho fatto altro che chiedermi cosa cavolo avrei fatto per due ore, provavo quasi ansia e a volte, come fosse un tic, mettevo la mano in tasca con l'intento di tirare fuori il telefono, ricordandomi poi ogni volta che non ce l'avevo. Complice forse l'arrivo del piatto di pasta sono finalmente riuscito a rilassarmi, e quel punto l'unica cosa che puoi fare è pensare. Mi immaginavo nella mia testa la vita di ogni persona che osservavo come se fossero personaggi di un film, ascoltavo le conversazioni degli altri rendendomi conto che molti avevano le mie stesse paure, gli stessi problemi, mi sono sentito meno "strano" sotto certi aspetti. Durante il tempo restante sono riuscito a svuotare la mente, camminavo e osservavo tutto, dalla pozzanghera sul ciglio della strada al dettaglio del palazzo più semplice di Roma, sono addirittura entrato per qualche minuto in una Chiesa, avvenimento che non accadeva dalla prima comunione. Lo smarrimento iniziale si era trasformato in una strana sensazione di leggerezza, come se il tempo si fosse fermato. La sensazione però non era costante, a volte ero comunque sopraffatto dal pensiero che mi stessi perdendo qualcosa, che qualcuno mi stesse chiamando, che le chat di WhatsApp si fossero moltiplicate, insomma una vera e propria altalena di sentimenti contrastanti.


INSEGNAMENTO 

Non so bene quale sia la conclusione di questo discorso, nel 2024 è veramente difficile separarsi dall'unica cosa che ci fa sentire in costante connessione con il mondo ma a volte può essere veramente utile. Rallentare i giri del motore della propria quotidianità ti dà l'opportunità di fare delle piccole e banali cose che però possono rappresentare un enorme boccata d'aria fresca che ti ridà forza per affrontare il resto della giornata. Inutile dire che appena ho ripreso il telefono sono stato almeno un'ora con gli occhi fissi sullo schermo per recuperare tutto ciò che mi ero perso, è stata però un'esperienza sana, diversa, che potrei replicare in futuro per tornare a provare certe emozioni alle quali non ero più abituato. 


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