16 agosto 2022, ore 12:35
Protagonisti della vicenda sono Jordan e Traffic, sono accusati di rapina aggravata dall'uso di armi e dalla discriminazione razziale. Un altro trapper, Elia 17 Baby, fermato in Sardegna con l'accusa di tentato omicidio
Per farsi un’idea dei personaggi, basta fare un giro su Youtube. Video che sono sequele di volgarità, insulti, razzismo. I due trapper in questione, Jordan e Traffik hanno dato seguito nella realtà ai valori che contraddistinguono la loro opera. Ora sono stati arrestati in Brianza per aver rapinato un operaio 41enne nigeriano della sua bicicletta e dello zaino, armati di coltello. Il tutto condito da minacce di morte, “perché sei nero” gli avrebbero detto. Jordan, brianzolo di 25 anni è noto alla cronaca nazionale per la sua insofferenza nei confronti delle forze dell'ordine e noti personaggi televisivi. L'altro, Traffik, 26enne romano, è gravato da precedenti per rapina e altri reati.
VIOLENZA E RAZZISMO
Secondo la ricostruzione dei Carabinieri, l’aggressione è avvenuta presso la stazione ferroviaria di Carnate, in provincia di Monza e Brianza. Jordan e Traffik hanno affrontato l'operaio nigeriano appena sceso dal treno mentre si dirigeva nel sottopasso pedonale con la sua bicicletta. I due sono comparsi all'improvviso, dalle scale di accesso ai binari a torso nudo con le t-shirt a coprire loro le spalle. Hanno cominciavano ad inveire contro l'uomo ed estratto dalle tasche due coltelli esclamando "Vogliamo ammazzarti perché sei nero". Da qui l'accusa di rapina con l'aggravante razziale. L'uomo spaventato ha lasciato la bicicletta e lo zaino inseguito dai due ragazzi che sempre brandendo i coltelli, gli gridavano di fermarsi, continuando a minacciarlo di morte per il colore della sua pelle. Sono poi tornati indietro scendendo nel sottopasso dove avevano preso la bicicletta e lo zaino. Il nigeriano dall'altra parte dei binari aveva invitato i giovani a restituirgli bicicletta e zaino. Per tutta risposta uno ha gettato la refurtiva tra i binari per poi tagliare con il coltello i copertoni della bici lacerandoli, mentre l'altro lo filmava con il proprio cellulare. Il video è stato poi postato sui social. E qui sta la stortura ancora più grande: non soltanto si commette un reato, ma lo si pubblicizza, vantandosi di essere violenti, ignoranti e razzisti.
TENTATO OMICIDIO
Trapper nella bufera anche in Sardegna. Il ventiseienne romano Elia Di Genova, conosciuto come "Elia 17 Baby", è stato fermato dai carabinieri della compagnia di Olbia per la rissa con accoltellamento avvenuta nella notte tra sabato e domenica nella spiaggia di Marinella. Il giovane è accusato di tentato omicidio. In ospedale a Sassari è finito un 35enne di Sassari ferito alla schiena con un fendente: rischia la paralisi. Il noto trapper, che annovera migliaia di follower, è stato identificato grazie alle testimonianze raccolte dai militari dell'Arma che hanno ricostruito tutta la vicenda. Elia nel 2021 era stato arrestato per spaccio ed era finito nei guai anche per una rissa con alcuni turisti a Villa Borghese.