23 febbraio 2022, ore 18:21
Secondo gli esperti del meteo si tratta del trend negativo delle precipitazioni peggiore dal 2016, si è passati da 40 a oltre 150 giorni all'anno senza pioggia
E' allarme siccità in Italia, a causa del trend negativo, peggiore del 2016-2017, delle precipitazioni degli ultimi mesi. Si è passati da 40 a oltre 150 giorni l'anno senza piogge, mentre il caldo estremo, l'11 agosto scorso, fece raggiungere, in provincia di Siracusa, la punta mai toccata di 48,8 gradi centigradi. Dal Po al distretto del Tevere, i fiumi sono in crisi gravissima, mentre al Sud e nelle isole l'aumento di aree in aridità è ormai costante come lo stato di severità idrica. L'sos è stato lanciato nell'incontro "Sapiens Tecnologici" tra il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio e i massimi esperti di clima, acque, agricoltura e tecnologie.
Al Sud rischio inaridimento
L'Associazione Nazionale dei Consorzi di bonifica, su dati del Cnr, come riporta l'agenzia Ansa, ha proiettato il "rischio di inaridimento sul 70% dei suoli agricoli disponibili della Sicilia, 58% del Molise, 57% della Puglia, 55% della Basilicata, fra il 30% e il 50% di Sardegna, Marche, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Abruzzo e Campania, e quote minori nelle altre regioni". Le aree agricole o ex agricole da allarme rosso, è stato sottolineato, sono oggi tra Agrigento, Siracusa, Reggio Calabria, Potenza, Bari, Foggia, Sassari.
Servono interventi urgenti
Nel 2021 in Sicilia ci sono stati 140 giorni consecutivi senza piogge, soprattutto nella piana di Catania. In generale, in Italia, i periodi di siccità sono passati, in media, da 40 a oltre 150 giorni l'anno, mentre il caldo soffocante, l'11 agosto scorso, fece raggiungere, nel siracusano, la punta mai toccata di 48,8 gradi. Fabrizio Curcio, capo Dipartimento della Protezione Civile, ha avvertito che "in Italia è urgente intervenire su previsione, prevenzione e gestione dell'emergenza acqua". "Vanno implementati i sistemi di approvvigionamento idrico", ha aggiunto Curcio, "basandosi su una combinazione di interventi infrastrutturali nel medio/lungo termine, dalla riduzione delle perdite di rete alla manutenzione degli impianti, dall'aumento delle interconnessioni alla costruzione di nuove infrastrutture e piccoli invasi".