03 febbraio 2024, ore 11:42 , agg. alle 12:02
L'annuncio del decesso del figlio dell'ultimo Re d'Italia in una nota della Real Casa di Savoia. Luogo e data dei funerali saranno comunicati nelle prossime ore
La notizia è arrivata sulle agenzie poco dopo le 11.00 di questa mattina : "E' morto Vittorio Emanuele di Savoia, figlio di Umberto II, l'ultimo Re d'Italia, e di Maria José. Avrebbe compiuto 87 anni il prossimo 12 febbraio. Il decesso è avvenuto a Ginevra, in Svizzera". L'annuncio è stata dato in una nota della "Real Casa di Savoia". "Alle ore 7.05 di questa mattina, 3 febbraio 2024", si legge nel comunicato, "Sua Altezza Reale Vittorio Emanuele, Duca di Savoia e Principe di Napoli, circondato dalla Sua famiglia, si è serenamente spento in Ginevra. Luogo e data delle esequie saranno comunicati appena possibile. Cordoglio per la morte di Vittorio Emanuele di Savoia è stata espressa da alcuni esponenti di Fratelli d'Italia.
GUARDIE REALI PANTHEON, FAMIGLIA VUOLE PORTARLO A SUPERGA
"Il principe Emanuele Filiberto mi ha chiamato un'ora fa – spiega il capitano di vascello Ugo D'Atri, presidente dell'Istituto Nazionale per la Guardia d'Onore alle Reali Tombe del Pantheon - dicendo che le intenzioni della famiglia sono di portarlo a Superga."Eravamo preparati da tempo, è una notizia che ci addolora molto. Quella del principe Vittorio Emanuele è stata una vita decisamente sfortunata, massacrato per tutta la vita; purtroppo da buona parte della stampa ogni cosa che ha fatto è stata utilizzata a suo danno". E' il ricordo del presidente D'Atri, che sottolinea “Nessuno si è mai posto il problema di quanto abbia sofferto, se non chi stava intorno a lui, come noi Guardie d'Onore. Ha avuto nella vita meno di quanto meritava, è nato in una reggia, doveva diventare Re e poi a 9 anni è stato mandato in esilio che si è protratto per 57 anni, gran parte della sua vita. Una cosa medievale, inumana, anacronistica, assurda nel XX secolo".
LA STORIA
La storia passa dall’esilio in Svizzera lungo quasi 60 anni per i Savoia dopo la sconfitta della monarchia al referendum costituzionale del 1946 al rientro in Italia nel 2002 quando Vittorio Emanuele accetta la fine della monarchia, ripudia le leggi razziali e, insieme al figlio Emanuele Filiberto, giura sulla Costituzione repubblicana rinunciando a qualsiasi pretesa dinastica. Un rientro segnato dai guai giudiziari, il re mancato d’Italia finì in carcere per alcuni giorni poi ai domiciliari ma infine fu assolto. Ottenne un risarcimento di 40mila euro che donò in beneficienza a un ente che si occupava proprio di errori giudiziari a danno degli innocenti.
LE REAZIONI
"Esprimiamo dolore per la scomparsa di Vittorio Emanuele, erede dell'ultimo Re d'Italia, Umberto I. Non vi è dubbio che la famiglia reale, per 85 anni al Regno, faccia parte della nostra storia con luci ed ombre. Tuttavia siamo fieri della Repubblica democratica nata nel 1946". Lo afferma il vicecapogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Alfredo Antoniozzi.