E' morto il capo di Al Qaida, Al-Zawahiri, l'uomo era succeduto a Osama Bin Laden, mandante dell'11 settembre
21 novembre 2020, ore 16:00
Al Zawahiri sarebbe morto in Pakistan a causa delle complicazioni di una forma di asma, non ci sono conferme ufficiali
Il leader di Al Qaida, Ayman Al-Zawahiri, è morto. Lo hanno riferito i media arabi, citando fonti della sicurezza afghane e pakistane. Mancano conferme ufficiali o delle intelligence dei paesi occidentali.
Una morte naturale
Al-Zawahiri, secondo le notizie che arrivano da fonti arabe, è morto forse una settimana, forse un mese fa a Ghazni, in Afghanistan, per problemi respiratori e complicanze dovute all'asma di cui soffriva da tempo. L'uomo non avrebbe ricevuto adeguate cure per la sua malattia. La morte per cause naturali è stata confermata da una fonte della sicurezza pakistana. Il funerale del terrorista sarebbe già stato celebrato, ma non ci sono prove a questo proposito.
Il successore di Bin Laden
Ayman Al-Zawahiri era egiziano e aveva 69 anni. Di professione medico, era succeduto a Osama Bin Laden dopo la morte del leader di Al Qaida, che il mondo conobbe in maniera tragica come mandante delle stragi dell'11 settembre negli Stati Uniti. In un video, Al-Zawahiri si era presentato, annunciando di voler continuare l'operato del suo predecessore. Nato da una celebre famiglia egiziana, che vanta tra i propri discendenti magistrati, letterati e medici, Al-Zawahiri, oltre che medico, era anche scrittore e poeta. Parlava arabo, inglese e francese. Si dice che sia stato vicino a Bin Laden per molti anni e che fosse il suo medico personale. Il Dipartimento di Stato americano ha messo sulla sua testa una taglia fino a 25 milioni di dollari. Gli Stati Uniti offrivano il denaro a chi fosse in grado di fornire informazioni in grado di condurre direttamente al terrorista. E' ufficialmente ricercato dal 7 agosto del 1998, giorno degli attentati alle ambasciate statunitensi di Dar es Salaam, in Tanzania, e Nairobi, in Kenya.
Il futuro di Al Qaida
L'uomo che viene indicato come successore di Al-Zawahiri è Saif al-Adel, ex colonnello militare egiziano, grande esperto di materiale esplosivo e che fa già parte della leadership di Al Qaida da almeno 30 anni. L'uomo è sotto accusa negli Stati Uniti con l'accusa di aver avuto un ruolo negli attentati contro l'ambasciata americana in Kenya e risulta al momento latitante. Fa parte della jihad islamica egiziana, proprio come Al-Zawahiri.
Al Qaida, un nome misterioso
Il nome Al Qaida deriva dall'arabo qaida, che significa base o fondazione e può riferirsi sia a una base militare sia a un database. Il significato fu spiegato dallo stesso Osama Bin Laden in una registrazione, in cui disse che, durante i combattimenti dei mujaheddin contro la Russia in Afghanistan, i campi di addestramento venivano chiamati proprio Al Qaida. Secondo l'ex ministro degli esteri britannico, Robin Cook, Al Qaida sarebbe invece la traduzione in arabo del termine database, in riferimento a un archivio dati del governo americano, con i nomi di migliaia di mujaheddin arruolati dalla Cia per combattere contro i sovietici in Afghanistan, che si chiamava proprio Al Qaida. Il giornalista Peter Bergen, infine, afferma che il nome derivi da un centro di raccolta dei guerriglieri della città di Peshawar. I principali leader dell'organizzazione terrorista islamica, durante un summit, decisero di utilizzare qual nome per il loro gruppo.