E’ morto lo scrittore Luis Sepulveda, grande della letteratura e padre del linguaggio da romanzo radiofonico

E’ morto lo scrittore Luis Sepulveda, grande della letteratura e padre del linguaggio da romanzo radiofonico

E’ morto lo scrittore Luis Sepulveda, grande della letteratura e padre del linguaggio da romanzo radiofonico


16 aprile 2020, ore 13:27

L'autore del capolavoro "Il vecchio che leggeva romanzi d'amore" ha perso la battaglia contro il coronavirus

L’onda stragista del Covid-19 non ha rispetto per nessuno, nemmeno per le anime più elette della letteratura. Lo scrittore Luis Sepulveda è morto per coronavirus a Oviedo, in Spagna. Aveva 70 anni. Lo riferisce l'Efe che cita fonti vicine all'autore cileno. Sepulveda è stato il primo personaggio famoso ad aver contratto il micidiale virus. Sembrava che ne stesse uscendo e invece dopo poco più di un mese ha perso una battaglia che una tempra forte come la sua pareva l’avrebbe sopportata e poi sconfitta.  

Autore tra i più amati da noi italiani

Se ne va uno degli autori più amati da noi italiani. Uno dei pochi che avesse inventato uno stile di romanzi pensati appositamente per la radio. Luis Sepulveda Calfacura nasce a Ovalle il 4 ottobre del 1949. La lettura è un ‘male’ di famiglia. Cresce a Valparaiso con il nonno paterno e uno zio che gli trasmettono la passione per i romanzi d’avventura di Conrad, Cervantes, Salgari, Melville. E gli indicano tra i valori dell’individuo l’impegno politico. Poco dopo firma racconti e poesie per il giornalino dell’istituto che frequenta. A soli 17 anni entra come redattore nel quotidiano Clarin, poi in radio. Vince una borsa di studio di 5 anni per l’Università Lomonosov di Mosca. La sua permanenza nella capitale sovietica ha una durata di pochi mesi. Si dice per contatti che il giovane Sepulveda intrattiene con alcuni dissidenti. Sono spifferi di corridoio, voci mai davvero confermate. Sembra invece che la causa della sua espulsione dall’URSS sia una relazione con una professoressa, moglie del direttore dell’Istituto Ricerche marxiste.

Arrestato e torturato dagli aguzzini di Pinochet

Torna in Cile ed è testimone diretto di una delle pagine più drammatiche della storia di quel Paese: il bombardamento del Palazzo di Governo nel quale troverà la morte il Presidente Salvador Allende. Lo scrittore è lì e si salva per miracolo, ma viene arrestato e poi torturato dagli aguzzini del nuovo regime instaurato da Augusto Pinochet. Ma lui resiste e quando ne esce si mette a girare il mondo e a navigare per mare con le navi di Greenpeace. Poi si insedia in Europa: Amburgo, Parigi, infine la Spagna. Conquista la scena letteraria grazie al suo stile che è una commistione felice tra giornalismo, suggestione poetica, gusto dell’avventura, esaltazione della ribellione.


Nel ’89 il primo romanzo

Nell’89 esce il suo primo romanzo “Il vecchio che leggeva romanzi d’amore”. Lo pubblicano dapprima in Spagna e quattro anni dopo in Italia. Da lì nasce un’empatia molto forte tra i lettori di casa nostra e l’autore cileno. Seguono altri romanzi, raccolte di racconti, libri di viaggio, tra cui il bellissimo “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”. Porta a casa una messe considerevole di prestigiosi premi letterari e onorificenze. Secondo alcuni, Sepulveda è l’espressione più alta della letteratura sudamericana nella tradizione di grandi autori come Gabriel Garcia Marquez o Isabelle Allende.

Tante donne, un solo grande amore

Nella vita privata non si contano le storie che vive in giro per il mondo. D’altronde piace molto alle donne sulle quali esercita il fascino della sua storia avventurosa, la fascinazione della parola. Ma la donna che davvero conta nella sua vita è la poetessa Carmen che gli dà un figlio durante il loro primo matrimonio. Già perché lo scrittore si separa, si risposa con una donna tedesca e poi, dopo essersi separato per la seconda volta, risposa Carmen divenuta nel frattempo madre di un secondo maschio. La loro è una storia d’amore, di passione e di dolore. Carmen è vicina al suo Luis quando viene arrestato da Pinochet, gli sta vicino nel difficilissimo periodo del dopo torture. Gli è vicino anche negli ultimi giorni. Anche lei colpita dal Coronavirus in forma più lieve. Questa volta la separazione sarà definitiva. Carmen torna a casa. Luis non ce la fa. E allora non ci rimane che andare a rileggere i suoi romanzi, per noi della radio, abbeverarci di quello stile scarnificato e immaginifico che libera le ali della fantasia e invita alla condivisione della bellezza. Un grande scrittore ha tanti doni, anche quello dell’immortalità.


Argomenti

  • Cile
  • Coronavirus
  • Diritti civili
  • Il vecchio che leggeva romanzi d'amore
  • Luis Sepulveda
  • Oviedo
  • Scrittore