E' morto Pierre Cardin, aveva 98 anni, era partito dalla provincia di Treviso quando aveva appena due anni

E' morto Pierre Cardin, aveva 98 anni, era partito dalla provincia di Treviso quando aveva appena due anni

E' morto Pierre Cardin, aveva 98 anni, era partito dalla provincia di Treviso quando aveva appena due anni


Lo stilista è stato sempre davanti a tutti, un vero innovatore, dal Pret a Porter per Printemps, all'apertura in GIappone, comprò i celebri ristoranti Maxim's, e celebri dimore


Una vita in prima fila, sempre un passo avanti agli altri. La stampa internazionale titola è morto il designer francese Pierre Cardin. E non si può dire che non sia così, ma Pietro Costante era nato Sant'Andrea di Barbarana, frazione del comune di San Biagio di Callalta, in provincia di Treviso. All’Italia era rimasto legato, aveva anche casa a Venezia, ma in Francia ha fatto tutto, dopo essersi spostato con famiglia quando aveva due anni, perché i suoi, proprietari terrieri , erano caduti in disgrazia, e costretti ad emigrare. E in Francia è morto, il 29 dicembre all'età di 98 anni, all'American Hospital di Neuilly, vicino a Parigi.

Amava la danza, voleva diventare un ètoile, desiderio non realizzato, ma non lascerà mai quell’ambiente


Una vita di successi, con un sogno non realizzato. Lo confessò tempo fa in una intervista. Sognava di diventare étoile Pierre Cardin. A 16 anni raggiunse Parigi, per incontrare i miti della sua adolescenza: Jean Cocteau, Roland Petit, Christian Bérard con l'obiettivo di salire sul palcoscenico . L'Europa aveva conosciuto l'euforia, l'audacia, la 'splendeur' dei Ballets Russes di Diaghilev e il ragazzo, che si chiamava ancora Pietro Costante aveva cominciato a lavorare nella compagnia del Marchese de Cuevas. Ma aveva poco spazio. Poche apparizioni come ballerino di fila. Cardin racconta che tutto era difficile, con la guerra in corso. E che bisognava guadagnarsi da vivere "Un giorno fui chiamato da Christian Bérard, il costumista di Cocteau, avevo solo 20 anni. Mi ritrovai con ago e filo in mano, collaborai alla realizzazione degli abiti de 'La belle et la Bete'. Decisi, consigliato anche da Bérard, di voltare pagina, amavo l'universo di Tersicore, ma forse a distanza di anni, posso confessare di non aver mai posseduto le virtù adatte per diventare una grande stella. Ma da quel giorno non ho mai abbandonato la moda, il teatro, la danza".

Una carriera partita dalla gavetta


Il giovane Pierre, il cui nome italiano, Pietro, era stato francesizzato, comincio' l'apprendistato da un sarto a Saint- E'tienne. Dopo una breve esperienza da Manby, sarto a Vichy, nel 1945 giunse a Parigi lavorando prima da Jeanne Paquin e poi da Elsa Schiaparelli. Primo sarto della maison Christian Dior durante la sua apertura nel 1947 (dopo essere stato rifiutato daCristobal Balenciaga) fu partecipe del successo del maestro che invento' il New Look. Nel 1950 fondo' la sua casa di moda, cimentandosi con l'alta moda nel '53. Cardin divenne celebre per il suo stile futurista, ispirato alle prime imprese dell'uomo nello spazio. Preferiva tagli geometrici spesso ignorando le forme femminili. Amava lo stile unisex e la sperimentazione di linee nuove. Nel 1954 introdusse il bubble dress, l'abito a bolle. Cardin e' stato un pioniere anche nella scelta di nuovi mercati e nel firmare nuove licenze. Nel '59 fu il primo stilista ad aprire in Giappone un negozio d'alta moda. In quell'anno fu espulso dalla Chambre Syndacale francese, per aver lanciato per primo a Parigi una collezione confezionata per i grandi magazzini Printemps. Poi fu presto reintegrato. Le sue collezioni dal 1971 sono state mostrate nella sua sede, l'Espace Cardin, a Parigi, prima di allora nel Teatro degli Ambasciatori, vicino all'Ambasciata americana, uno spazio che il couturier ha utilizzato anche per promuovere nuovi talenti artistici, come teatranti o musicisti. Nel 1971 Cardin venne affiancato nella creazione d'abiti dal collega Andre' Oliver, che nel 1987 si assunse la responsabilita' delle collezioni d'alta moda, fino alla sua morte nel 1993.

Le case lussuose, e lussuriose, e mille altre passioni


Tra le sue passioni le antiche dimore ricche di mistero e legate a storie di libertinaggio. Nel 2001 acquistò il castello di Lacoste, in Provenza, nel sud della Francia. Costruito nel XI secolo, questo edificio classificato monumento storico fu abitato anche da uno dei più famosi libertini della storia dell’umanità , il marchese de Sade . Dopo il restauro, lo stilista vi ha organizzato un festival letterario e teatrale e facendone la sua sontuosa residenza, ricca di mobili provenienti dalla sua collezione privata, composta da pezzi e oggetti raccolti durante i suoi numerosi viaggi in tutto il mondo e opere di arte contemporanea. Cardin è stato anche il proprietario del Palazzo Ca' Bragadin a Venezia, sul Canal Grande, dove risiedeva durante i suoi soggiorni nell'amata città lagunare. Fu la dimora del seduttore per antonomasia Giacomo Casanova, ospitato da Matteo Bragadin, e una leggenda racconta che anche lo scultore Antonio Canova vi abitò. Cardin amava la mondanita', il mondo del jet set, cosi' nel 1981 acquisto' i celebri ristoranti parigini Maxim's. In breve tempo apri' filiali a New York, Londra e a Pechino nel 1983 e vi affianco' una catena di hotel. Tra le licenze della linea Maxim's c'era anche un'acqua minerale che veniva prelevata ed imbottigliata a Graviserri nel comune di Pratovecchio Stia, provincia di Arezzo. Negli anni '80 aveva acquistato il Palais Bulles (Il palazzo delle bolle) progettato dall'eccentrico architetto Lovag Antti. Tutto, dal pavimento al soffitto, era riempito da forme sferiche. Con il suo teatro da 500 posti a sedere, le piscine con vista sul Mar Mediterraneo era spesso luogo di feste ed eventi.


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