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È stata condannata a due anni e due mesi la parrocchiana che per anni ha stalkerizzato un prete

È stata condannata a due anni e due mesi la parrocchiana che per anni ha stalkerizzato un prete

È stata condannata a due anni e due mesi la parrocchiana che per anni ha stalkerizzato un prete Photo Credit: foto agenzia fotogramma.it


Il sacerdote era dovuto fuggire prima da Padova poi da Bologna e infine a Genova, riceveva fino a 700 telefonate al mese, la donna lo aveva accusato anche di violenza

Alla fine è arrivata la condanna per una parrocchiana di 72 anni che ha perseguitato per diverso tempo un sacerdote di 55 anni seguendolo ovunque andasse. La donna era innamorata di lui. Due anni e due mesi. Questa la decisione del tribunale di Genova nei confronti della donna che era accusata di atti persecutori. La stessa era già stata già condannata in via definitiva dai giudici del tribunale di Bologna per le precedenti persecuzioni nei confronti dell'uomo e per calunnia. Alla ultima udienza aveva testimoniato anche l'arcivescovo di Genova Marco Tasca.


La vicenda

Le persecuzioni sarebbero cominciate nel 2015, quando Il prete si trovava nella Basilica di Sant’Antonio, a Padova. È qui che la donna, gli avrebbe confidato di essere malata e di avere solo pochi mesi di vita. La 55enne aveva anche convinto il prelato a darle il suo numero di telefono, sostenendo di aver bisogno di un conforto spirituale. Da quel momento in poi per il sacerdote è stato un incubo. La donna infatti, lo avrebbe tempestato di messaggi ambigui. Ma non solo sarebbero anche iniziate telefonate continue. Fino a 700 al mese. A nulla è valso il tentativo del sacerdote di respingere la donna. Il prete inizia a stare male e ricorre ad uno psicologo per essere aiutato a superare lo stato d'ansia. In aula il prelato si è sfogato sostenendo di essere stato costretto a nascondersi perché non riusciva più a vivere. La persecutrice lo avrebbe seguito nelle varie città in cui lui si trasferiva: da Padova a Bologna e poi a Genova, dove si era rifugiato nel convento di San Francesco di Albaro. Qui avevano anche installato un macchinario che bloccava le chiamate.


Il processo

Al processo il prete ha raccontato nei dettagli quanto gli è accaduto. Anche l’episodio in cui la parrocchiana, sentendosi respinta lo accusava di averla violentata e lo denuncia in procura e alle autorità ecclesiastiche. Ma non solo per avvalorare la sua tesi pubblica le accuse sui social. Tra i testimoni in Aula anche l’arcivescovo di Genova Marco Tasca: “Abbiamo provato sistemi per bloccarla” ha detto ai giudici. Sul banco dei testimoni anche altri parroci e le perpetue che avrebbero assistito alle persecuzioni subite dal sacerdote. Prima della condanna, un giudice di Bologna aveva vietato alla donna di avvicinarsi al religioso. Per il prese le false accuse sono state archiviate. Ora la condanna della donna a due anni e due mesi.



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