30 dicembre 2024, ore 12:30
Nel corso di "Non stop news, stamattina", il racconto della figlia dell'uomo attaccato dallo squalo
Ad attaccare a Marsa Alam due uomini, turisti, è stato uno squalo tigre. Si tratta di una specie sotto sorveglianza dopo incidente analogo nel 2023 Secondo i primi elementi, che emergono dall'inchiesta sulla morte di un turista italiano e sul ferimento di un altro turista, emerge che ad attaccarli è stato uno squalo tigre, lungo 2,5 metri, una specie che il ministero dell'Ambiente aveva posto sotto sorveglianza e tracciamento satellitare l'anno scorso dopo un incidente simile che ha riguardato un turista russo.
Sotto sorveglianza erano stati messi tre tipi di squali del Mar Rosso: "il tigre, il mako e l'oceanico". Come fa sapere l'Ansa in una nota, "le indagini confermano anche che i due turisti italiani erano entrati in acque profonde, in una zona in cui non è consentito nuotare. Secondo l'imprenditore egiziano, Naguib Sawiris, uno degli uomini più ricchi d'Africa, a causare l'incidente sono state le barche da pesca commerciali che hanno scaricato i loro rifiuti in mare, attirando lo squalo. In un messaggio su X, Sawiris afferma che la pesca commerciale dovrebbe essere vietata in questa zona turistica e ha sottolineato che i ricavi del settore sono più importanti delle barche che distruggono la barriera corallina".
A RTL 102.5 PARLA LA FIGLIA DELL'UOMO ATTACCATO DALLO SQUALO
Nel corso di Non stop news, stamattina, ha parlato la figlia dell'uomo attaccato dallo squalo in Egitto. "Si è avvicinato per prestare soccorso all'altro ragazzo ed è stato trascinato sott’acqua dallo squalo", ha detto la donna. "Mio padre sta meglio ma è ancora ricoverato. Hanno eseguito la sutura di tutte le ferite riportate, fortunatamente non profonde, e dovrebbe essere dimesso oggi pomeriggio. Sicuramente le autorità egiziane sono più esperte di noi, mio padre va in Mar Rosso da molti anni e da quello che ho capito si trovava nella zona di balneazione. Quanto si sia spinto per salvare Di Gioia, non glielo so dire e sicuramente staranno facendo gli accertamenti in Egitto.
Non sappiamo dove fosse Di Gioia, se in una zona balneabile o no, ovviamente in mare è riuscito poco a rendersi conto di quanto si stava allontanando dalla barriera. Probabilmente se mio padre se ne fosse fregato, non si sarebbe ferito, sicuramente mio padre non si è buttato dal pontile per distrarre lo squalo, in quanto non lo aveva proprio visto".