E’ uno spacciatore marocchino l’uomo arrestato per aver violentato una donna mentre faceva jogging nel milanese
E’ uno spacciatore marocchino l’uomo arrestato per aver violentato una donna mentre faceva jogging nel milanese
28 luglio 2023, ore 17:00
Il Gip ha convalidato il fermo del nordafricano. L’uomo ha confessato gli abusi. Ero ubriaco, ha detto.
E’ un pusher della zona, Abdelfatah Ennakach, il marocchino fermato dai carabinieri di San Donato Milanese per aver stuprato il 23 dicembre scorso nelle campagne di Locate di Triulzi una donna mentre faceva jogging. E’ quanto ha scritto il Gip di Milano, che ha convalidato il fermo e disposto il carcere per il 26enne, nell'ordinanza nella quale sono indicati tutti gli elementi della complessa indagine che ha portato alla cattura tre giorni fa del nordafricano, irregolare e senza fissa dimora, su ordine della procura di Lodi. Il ragazzo, davanti al gip, ha confessato sostenendo che in quel momento era ubriaco, tentando anche di dirsi dispiaciuto. Il giovane spacciava in particolare nei pressi della cascina Nesporedo, luogo in cui l’uomo avrebbe molestato anche altre donne, secondo il giudice per le indagini preliminari. Agli atti anche la denuncia e il racconto della vittima, che ha riferito di essere scioccata e traumatizzata per la violenza subita. Ha agito, scrive ancora il gip, con una modalità rapida e con una accurata scelta della vittima, quando non c'erano persone presenti nella zona.
La ricostruzione dell’accaduto
L’arresto del giovane nordafricano arriva dopo l'indagine, condotta dalla compagnia dei carabinieri di San Donato Milanese, sotto la guida della procura di Lodi, che ha consentito di ricostruire l'accaduto. Il pomeriggio del 23 dicembre 2022, mentre la vittima stava facendo jogging da sola in una zona di campagna nei pressi di Cascina Nesporedo è stata aggredita alle spalle dall'uomo che, tappandole la bocca e impedendole di chiedere aiuto, l'ha trascinata con forza nella vicina boscaglia e l'ha violentata. Dopo lo stupro la donna ha fornito ai carabinieri una sommaria descrizione del violentatore. Le indagini sono partite da alcuni oggetti sequestrati nell'area degli abusi: uno scontrino, una busta e una vaschetta. Poi gli investigatori sono riusciti a risalire all'utenza telefonica del pusher e i tabulati telefonici hanno confermato la presenza del presunto violentatore nella zona in cui il reato è stato consumato. Gli accertamenti scientifici del Ris hanno confermato che un'impronta sulla vaschetta apparteneva al 26enne. Infine analisi delle tracce biologiche hanno fornito un'ulteriore certezza sull'identificazione.