Ecco il nuovo paniere Istat, entrano mascherine e gel disinfettanti, ma anche monopattini elettrici

Ecco il nuovo paniere Istat, entrano mascherine e gel disinfettanti, ma anche monopattini elettrici

Ecco il nuovo paniere Istat, entrano mascherine e gel disinfettanti, ma anche monopattini elettrici


03 febbraio 2021, ore 16:00 , agg. alle 10:10

L'arrivo del Covid ha avuto un impatto anche sul paniere dell'Istat: nella vita degli italiani entrano mascherine e gel disinfettanti; ma c'è spazio anche per monopattini elettrici e macchine impastatrici

CAMBIANO LE ABITUDINI

Il paniere dell’Istat è uno strumento statistico per rilevare il prezzo al consumo di beni e servizi e quindi per calcolare il costo della vita. Ma non è solo fredda economia, non si tratta soltanto di un fatto numerico; il paniere da sempre gioca anche un ruolo sociologico, perché serve per raccontare le abitudini degli italiani e le loro modifiche. La pandemia negli ultimi mesi ha ovviamente fatto irruzione nella vita di tutti: ed ecco che nell’elenco degli oggetti da valutare compaiono le mascherine, in doppia versione, sia quelle chirurgiche sia le FFP2; e c’è anche il gel disinfettante per le mani. L'Osservatorio Nazionale della Federconsumatori ha calcolato che per i dispositivi anti-Covid inseriti nel 2020 nel paniere dall'Istat una famiglia media è chiamata a spendere oltre 575 euro all'anno. Ma le novità non riguardano soltanto il Covid: chi vive in città in questi mesi ha sicuramente notato che in giro si vedono sempre più monopattini elettrici, e puntuale questo nuovo mezzo di trasporto ha fatto il suo ingresso nel paniere. E con sé ha portato anche il casco per veicoli a due ruote. Lentamente iniziano poi a diffondersi le auto elettriche, ed ecco che figurano anche le ricariche elettriche per auto.

OLTRE IL COVID

Non solo mascherine e monopattini, nel paniere entrano molte altre novità: segnaliamo in ordine sparso integratori alimentari, servizi di posta elettronica certificata, seggiolini anti abbandono per bambini in auto, bottiglie termiche e macchine impastatrici: su queste ultime possiamo osservare che durante il lockdown gli italiani hanno trascorso molto tempo chiusi in casa e hanno iniziato a dilettarsi con la cucina; secondo la Coldiretti il 52% delle famiglie italiane nei mesi scorsi ha iniziato a preparare in casa pane, pizza, pasta e dolci con sempre maggiore frequenza. I mesi trascorsi tra le mura domestiche hanno portato a un incremento nell’acquisto di calzature da casa, meglio note come ciabatte o pantofole. A completare il paniere ci sono poi anche scarpe da ginnastica e scarpe da trekking, oltre a T-shirt per bambini. E nell’elenco figurano pure alimenti naturali come pomodori da insalata, scalogni, interiora o frattaglie. Nessun prodotto è uscito rispetto all’anno precedente, perché – ha spiegato l’Istat - nessuno ha mostrato chiari “segnali di obsolescenza”.

UN TUFFO NEL PASSATO

L’istituto nazionale di statistica Istat è nato quasi cento anni fa, nel 1926; due anni più tardi, nel 1928, è stato creato il primo paniere per studiare l’andamento dei prezzi dei prodotti di maggior consumo. Allora c’erano soltanto cinque categorie di beni, mentre ora sono dodici. Scorrendo l’elenco di quell’epoca, si scopre che nella sezione viaggi e spostamenti figuravano soltanto i biglietti del tram. Nel capitolo dedicato agli indumenti spiccano materiali che ormai sono decisamente fuori moda: le Chieviotte, un tessuto nero di lana di pecora, o il Madapolam, una tela di cotone indiano. Per il riscaldamento delle case si faceva un grande uso di legna da ardere, che ovviamente era inserita nell’elenco. E l’avvento del Fascismo aveva portato nel paniere anche il famigerato olio di ricino.


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