Ed Sheeran a RTL 102.5, In matematica ero un disastro
03 marzo 2017, ore 16:00
agg. 07 marzo 2017, ore 12:13
Il cantautore ha presentato in una intervista esclusiva alla radio più ascoltata d'Italia il nuovo album "Divide"
Ti sei preso un anno di pausa dai social: per concentrarti sull’album o sulla tua vita privata?
In realtà nessuna delle due. Ho fatto delle riflessioni. Per esempio, se io e te smettiamo d’avere la nostra conversazione, la tua immediata reazione sarebbe di prendere il cellulare. Per dirne una, stavo cenando con la mia ragazza e lei si è alzata per andare in bagno. Quei cinque minuti io non li ho utilizzati per guardarmi attorno o per mangiare, ma per andare sui social con il mio telefono. Quindi ho deciso di staccare un po’, smettere per qualche tempo d’essere dipendente dai social network.
Però non sei sparito del tutto. Proprio l’anno scorso ti abbiamo addirittura visto nei panni di te stesso nel film “Bridget Jones’Baby”. Bella esperienza?
Sì divertente! La cosa difficile è stata riuscire a calarmi nel personaggio! Secondo me, è stato geniale da parte del regista l’idea di mettermi in quel film, perché abbiamo lo stesso fanbase: teenager,ragazze sui 25 anni e mamme di mezza età. Sono queste le persone che guardano i film di Bridget Jones e che comprano i miei dischi.
Hai scritto di recente per Major Lazer, Justin Bieber e per il prossimo album di James Blunt...
Sono un grande fan di James! Sono cresciuto con la sua musica. In realtà questa collaborazione è nata per caso: James mi stava insegnando a sciare e ci siamo ritrovati a scrivere canzoni. Lui, per il nuovo disco, stava seguendo una nuova direzione. Tifavo per il James Blunt di "Back to Bedlam". In generale, penso sia più facile scegliere cosa vuoi sentire in un artista e poi lavorare con lui per raggiungere quel traguardo.
Parliamo di “Divide”: un album con canzoni uptempo, ballate, altri potenziali doppi singoli. E poi c’è John Mayer!
Avevo un assolo ma non suonava bene, volevo riuscire ad avere un suono alla John Mayer, ma ho fallito miseramente e mi sono detto, qua ci vorrebbe davvero John Mayer. Così l’ho e, visto che anche John stava registrando lui in studio il suo nuovo album, ha suonato lui l’assolo. Così è nata la sua partecipazione alla canzone “How would you feel".
Per “Divide” sei uscito simultaneamente con due singoli: “Shape of you” e “Castle on the hill”: perché questa trovata?
Ci sono vari motivi: il primo è per fare qualcosa di diverso, di nuovo. Far sì che se ne parlasse, per attirare l’attenzione sul mio nuovo album. Volevo anche mostrare due aspetti diversi di “Divide”, due canzoni così diverse che si trovano nello stesso album. Oggi non è facile vendere un album completo. Non puoi metterlo in prevendita e aspettarti automaticamente che vada bene. Bisogna trovare delle nuove strategie, più moderne per guadagnarsi l’interesse del pubblico. Abbiamo usato una delle canzoni come filtro di Snapchat, il che è molto moderno e 500mila persone l’hanno usata! Perciò, vogliamo utilizzare tutte le idee e le innovazioni per far sentire l’album a più gente possibile.
Ci sono tante canzoni forti in questo disco, momenti anche di riflessione...
Penso sia l’ideale avere un giusto bilanciamento tra i pezzi più uptempo e le ballate. Quattro mesi fa c’erano solo pezzi lenti. Ho fatto ascoltare le nuove canzoni ad Elton John e lui ha così commentato: 'Una noia mortale!'. Perciò mi sono messo sotto a scrivere canzoni più veloci. E' stato lui a credere per primo in me. E' suo il management per il quale ho firmato. E' tutto merito suo...
C'è una canzone che preferisci di “Divide”?
"Perfect” è la prima canzone che ho finito per l’album. “Eraser” però è quella che mi piace di più in assoluto, perché ha un buon impatto in apertura del disco. Per il precedente album era “Photograph”.
L’ultima che hai scritto per “Divide”?
"Supermarket flowers” che è dedicata a mia nonna. E' morta nel periodo in cui stavo registrando l’album. Lei era malata ed era ricoverata in ospedale e spesso andavo a trovarla, perché non era molto distante. Sapevamo che sarebbe successo, però quando ho ricevuto la telefonata che mi annunciava la sua morte ho scritto di getto “Supermarket flowers” pensando a lei.
I tuoi video sono molto creativi. Sei coinvolto nelle storie e nella realizzazione?
Dipende dai video! Spesso sono coinvolto al 100%. Per esempio “Lego House” era un’idea che avevo in mente da tanto tempo. Per “Castle on the hill” dovevo esserci io, ma ero altrove a girare “Shape of you”, perciò abbiamo scelto un ragazzo che interpretasse me e che frequentava la mia vecchia scuola. Talvolta non ho molto tempo per occuparmi personalmente dei miei video e delle volte non mi piacciono nemmeno. Devo dire che di tutti i miei clip, “Thinking out loud” e’ stata una vera sfida perché io non so proprio ballare e per farlo ho dovuto prendere tante lezioni di ballo!
Sta per iniziare il nuovo tour e proprio dall’Italia, a Torino il 17 marzo. Che ne pensi dell’Italia, c'è un motivo speciale per iniziare il tour da noi?
La adoro! Ho una casa in italia! Ho una casa a Londra, una Suffolk e una in Italia! In effetti, vorrei passare più tempo in Italia. Per questo inizio il tour da lì! Lo so che una data sola è poca roba e tanti si sposteranno da ogni angolo dello stivale per arrivare a torino, però voglio che sappiate che questo è solo un assaggio di quello che accadrà successivamente. questo non è il “tour/tour”, è, più che altro, un test in preparazione del vero tour in venue più grandi e in molte altre città. Di certo, ho intenzione di passare più tempo in Italia sia per motivi professionali, sia per motivi personali.
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