Educazione finanziaria, i giovani italiani dimostrano scarsa competenza, siamo sotto alla media dei paesi Ocse

Educazione finanziaria, i giovani italiani dimostrano scarsa competenza, siamo sotto alla media dei paesi Ocse

Educazione finanziaria, i giovani italiani dimostrano scarsa competenza, siamo sotto alla media dei paesi Ocse Photo Credit: fotogramma.it

Riccardo Castiglioni

Il punteggio dei nostri giovani è di 484, come quello di spagnoli e norvegesi, con una media Ocse di 498 e con il 18% degli studenti italiani sotto il livello base

I dati


I dati del “Financial Literacy – Ocse Pisa 2022” parlano chiaro: I giovani italiani hanno poca dimestichezza con le principali nozioni di educazione finanziaria. Nella capacità di leggere gli andamenti di mercato, di gestire risparmi, fare acquisti e valutare azioni finanziarie i nostri giovani possiedono meno competenze rispetto ai coetanei dei paesi Ocse. Sono stati circa 98 mila i quindicenni italiani che si sono cimentati in alcuni test volti a valutarne le competenze finanziarie. In verità, per quel che ci riguarda, i dati non sono totalmente negativi. Per quanto sotto media, i giovani italiani mostrano comunque un leggero miglioramento rispetto a dieci anni fa. Sarebbe quindi opportuno continuare ad inserire nozioni economiche nella vita di tutti i giorni per mantenere un trend positivo che arrivi il prima possibile quantomeno a pareggiare la media Ocse.

Nello specifico


Per quanto concerne l’educazione finanziaria dei giovani italiani emergono evidenti differenze tra Nord e Sud, ragazzi e ragazze, e tra i vari indirizzi scolastici intrapresi. Gli studenti del Nord Est e del Nord Ovest totalizzano una media di 506 e 509, sopra la media Ocse, mentre al Centro ottengono 484 punti e al Sud 448. I dati mettono inoltre in evidenza la differenza tra ragazzi e ragazze. I primi totalizzano 20 punti in più delle seconde. Numeri che sicuramente devono far riflettere, perché nei paesi Ocse la differenza è invece di 5 punti. Un’ulteriore indicazione arriva infine dal percorso di studi intrapreso, con i licei che offrono una maggiore preparazione a riguardo. Seguono istituti tecnici e istituti professionali.

Il ruolo della scuola


In conclusione risulta doveroso cercare di capire a chi attribuire il ruolo e la responsabilità di avvicinare i giovani all’educazione finanziaria. La scuola da questo punto di vista deve diventare il primo riferimento, magari cominciando percorsi di alfabetizzazione finanziaria dai primi anni di scuola elementare. Abituare bambine e bambini alla gestione delle risorse può senza dubbio aiutare a coltivare un certo tipo di sensibilità sul tema.


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