Eitan torna a casa, in Italia, il 3 dicembre. Con Aya, la zia paterna

Eitan torna a casa, in Italia, il 3 dicembre. Con Aya, la zia paterna

Eitan torna a casa, in Italia, il 3 dicembre. Con Aya, la zia paterna


01 dicembre 2021, ore 14:00 , agg. alle 14:40

Il piccolo di sei anni, unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone, tornerà a vivere nella villetta alle porte di Pavia. Come ha deciso il Tribunale di Tel Aviv, dopo che il nonno materno Shmuel Peleg, lo scorso 11 settembre, ha portato Eitan in Israele

Torna a casa, a Pavia, dove è cresciuto. Torna Eitan, dopo aver perso la mamma, il papà e il fratellino nella tragedia del Mottarone, e dopo essere stato per qualche mese conteso dalle due famiglie, Biran e Peleg. Il piccolo di sei anni, accompagnato dalla zia paterna Aya, tornerà a vivere nella villetta alle porte di Pavia. Un rientro che avviene all'indomani della decisione dei giudici israeliani che, in base alla Convenzione dell'Aja, hanno ritenuto che la residenza stabile del bimbo sia l'Italia mettendo così fine alla contesa con la famiglia materna che vive a Tel Aviv. E’ stata, dunque, accolta l'istanza della zia paterna Aya Biran, tutrice legale di Eitan, sulla sottrazione internazionale del minore da parte del nonno materno Shmuel Peleg, che l'ha portato da Pavia a Tel Aviv lo scorso 11 settembre.

EITAN HA GIA’ SALUTATO I NONNI A TEL AVIV

Prima che Eitan lasci Israele, da quanto si è appreso, è già stata concessa ai nonni materni la possibilità di incontrarlo e salutarlo. Il suo rientro a Travacò Siccomario (Pavia), dove il bimbo vive assieme anche allo zio Or Nirko e alla due cugine, è previsto dopodomani. Ci sono state questioni organizzative da risolvere e la famiglia paterna intende il più possibile salvaguardare la privacy e l'interesse del bambino.

DI NUOVO DAVANTI A UN GIUDICE, STAVOLTA A MILANO

E’ in corso davanti al Tribunale per i minorenni di Milano il procedimento sul reclamo da parte dei legali dei nonni contro la nomina di Aya come tutrice con una serie di questioni poste dagli avvocati. La zia paterna nei mesi scorsi ha già presentato richiesta ai giudici per l'adozione.

L’INCHIESTA SUL NONNO SHMUEL PELEG

Sull’uomo pende un mandato d'arresto internazionale per le accuse di sequestro di persona, sottrazione e trattenimento di minore all'estero e appropriazione indebita del passaporto del bambino. Nell'inchiesta, condotta dalla Squadra Mobile pavese e dall'aggiunto Mario Venditti e dal pm Valentina De Stefano, è stato già arrestato con mandato d'arresto europeo il presunto complice del nonno, Gabriel Alon Abutbul, bloccato a Cipro, dove risiede, e nei giorni scorsi scarcerato con obbligo di firma in attesa della conclusione del procedimento di estradizione. Indagata nell'inchiesta pavese anche la nonna materna Esther Cohen.


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