Elezioni americane 2024, Matteo Salvini a RTL 102.5: “Io con Trump, nel centrodestra pensieri diversi. Con sua elezione spero nel ritorno alla pace”

Elezioni americane 2024, Matteo Salvini a RTL 102.5: “Io con Trump, nel centrodestra pensieri diversi. Con sua elezione spero nel ritorno alla pace”

Elezioni americane 2024, Matteo Salvini a RTL 102.5: “Io con Trump, nel centrodestra pensieri diversi. Con sua elezione spero nel ritorno alla pace”


06 novembre 2024, ore 09:12 , agg. alle 09:26

Il Vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, è stato ospite di RTL 102.5 in Non Stop News con Enrico Galletti, Giusi Legrenzi e Massimo Lo Nigro per un punto sulle ultime elezioni americane, la vittoria di Donald Trump e sulle possibili ricadute politiche in Italia e in Europa.

ELEZIONI USA 2024, TRUMP È IL 47ESIMO PRESIDENTE DEGLI USA

«Dopo settimane e settimane di trasmissioni e articoli sul fatto che avrebbe vinto Harris, perché sarebbe stata la scelta migliore rispetto a Trump, che veniva visto come un pericolo fascista, maschilista, egoista, ecc. Le sue politiche, come il taglio delle tasse, la lotta all'immigrazione clandestina, e la sua visione chiara del mondo, con la priorità al ritorno alla pace, sono le cose che spero maggiormente. Poi, il presidente Trump farà gli interessi dei cittadini americani, come è giusto che sia. Se, nel perseguire questi interessi, si riuscisse a creare un nuovo equilibrio internazionale, con la chiusura dei conflitti tra Russia e Ucraina e Israele e Palestina, sarebbe l’intero mondo a guadagnarci. Quindi, sono molto contento di essere stato uno dei pochi in Italia a non aver mai nascosto la mia preferenza per Trump, ma non per tifoseria, bensì per un ragionamento logico e anche per un interesse italiano».

STATI UNITI ESEMPIO PER LA FUTURA GESTIONE DELL’IMMIGRAZIONE ILLEGALE ANCHE IN ITALIA E EUROPA

«Penso che altri nel centrodestra la pensassero in maniera diversa da me, come in altri fattori di politica. Ciò non intacca minimamente l'azione di governo, che è un'azione italiana. Certo, la lotta all'immigrazione clandestina, uno dei cavalli di battaglia di Trump, penso che anche in Italia e in Europa debba essere affrontata con maggior rigore e serietà. Abbiamo a che fare con giudici italiani che ogni giorno smontano le leggi che il governo approva per proteggere i confini e espellere delinquenti e clandestini. L’esempio degli Stati Uniti, dove l'immigrazione regolare è un fattore determinante, dimostra che altrimenti non ne veniamo più a capo».

L’IMPATTO SULL’ECONOMIA ITALIANA E EUROPEA

«Se avessero dovuto votare i giornalisti italiani, avrebbero scelto Harris, ma il punto è che non votano solo coloro che sono politicamente orientati. Ha votato la gente, bianchi, neri, latini, giovani e anziani. Per la prima volta, Trump ha preso la maggioranza dei voti popolari, non solo dei delegati che poi lo eleggeranno. Hanno votato decine di milioni di uomini liberi. Sono felice perché una parte della vittoria è anche di Elon Musk, perché sono un sostenitore del futuro e dell’innovazione. Anche per l’Italia e per l’economia italiana, questa vittoria di Trump è una buona notizia. Poi dovremo vedere se dalle parole si passerà ai fatti, perché la fine dei conflitti è un tema determinante per i prossimi anni».

LE RIPERCUSSIONI DELLA VITTORIA DI TRUMP SUI CONFLITTI IN CORSO

«Il ritorno alla pace è una vittoria di tutti, soprattutto per i bambini che hanno diritto alla vita e ora stanno morendo sotto le bombe, e poi per la libertà di commercio e di impresa. È chiaro che Cina e USA proteggono i loro mercati, ma l’Europa si deve svegliare. Bruxelles spero tragga lezione da ciò. Il settore dell'auto è stato uno dei più grandi esempi di imbecillità: mettere al bando tutte le auto non elettriche solo in Europa significa dare un grande vantaggio agli USA e Cina, e questo non è colpa di Trump. Il problema è riuscire a imporre a Bruxelles un’agenda che faccia gli interessi dell’Europa e dell’Italia» - afferma Matteo Salvini. «Trump ha dei rapporti personali che negli anni passati altri non hanno avuto o non hanno voluto usare. Penso che sia chiaro che l’obiettivo per Israele e Palestina sia quello di avere due popoli e due stati pacificamente conviventi, avendo stroncato i terroristi. La pace non è un rischio per nessuno, spero che si possa aprire un tavolo di trattativa; poi saranno gli ucraini e i russi a decidere cosa accettare o cosa non accettare. La guerra non conviene a nessuno su questa terra. Questa è la priorità che, da uomo e genitore, considero la sua missione per la pace. Spero che nelle prossime settimane si possa vedere la fine del tunnel».


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